04/02/2007 - 10:55:00 -
a cura di Redazione
Da ieri sera il prefetto Nicola Cavaliere è cittadino, onorario, di Mesagne. Il riconoscimento gli è stato conferito durante una pubblica cerimonia, svoltasi nell’auditorium del castello Normanno-Svevo, cui erano presenti le massime autorità militari, civili e religiose della provincia di Brindisi. Commosso il prefetto Cavaliere ha accettato l’attestato di stima e, scherzosamente, rivolto al sindaco Mario Sconosciuto ha detto: “L’importante che ciò non significhi dover pagare altre tasse”. Tuttavia lo stesso Cavaliere ha assicurato i presenti che essere cittadino di Mesagne vorrà dire: “Essere più presente in questa comunità dove risiede stabilmente mia sorella”.
La cerimonia si è aperta con l’arrivo del vice capo della polizia in perfetto orario. Ad accoglierlo il sindaco, Mario Sconosciuto, e il presidente del consiglio comunale, Domenico Calò. Poi alcuni minuti per ascoltare l’inno nazionale, suonato dalla banda cittadina, e l’ingresso nel castello dopo aver attraversato un tappeto rosso tra due alee di gente festante.
Sul palco le bandiere dell’associazione dei carabinieri in congedo e della polizia di stato listata a lutto per la morte dell’ispettore capo, Filippo Raciti, durante i tafferugli di Catania.
Nicola Cavaliere ha dimostrato, nel suo intervento, di conoscere molto bene la situazione sociale di Mesagne e della provincia di Brindisi.
“Quello che è avvenuto in questi giorni a Brindisi – ha commentato Cavaliere – sono sicuramente colpi di coda che non ci debbono riportare a quello che accadeva anni fa quando in questa provincia imperversava una criminalità sempre più prestante e cattiva. Che non guardava in faccia nessuno. Oggi siamo qui a parlarne, in positivo, e quindi vuol dire che c’è stata la forza, anche da parte dei cittadini, di reagire”.
Ma Cavaliere ha parlato anche della onorificenza e dell’omicidio dell’ispettore di polizia consumatosi a Catania: “C’è grande riconoscenza al sindaco ed all’amministrazione comunale – ha detto - che mi hanno accolto molto bene in un momento in cui stiamo rendendo riconoscenza all’ispettore deceduto a Catania. Anche in questi momenti, apparentemente, di gioia c’è qualcuno che soffre. Quindi un ricordo affettuoso alla famiglia ed a tutti coloro che ogni giorno rischiano la vita a servizio dello Stato”.
Un riconoscimento che attesta la presenza costante delle forze dell’ordine e dello Stato a Mesagne. “Questo è uno degli obiettivi di salvaguardia del territorio dove gli amministratori e le istituzioni hanno saputo reagire in un momento difficile. Una terra di persone laboriose che hanno sicuramente saltato il fosso nonostante alcuni episodi che ricordano gli anni passati. Ma questa è la vita. Mesagne ha avuto uno sviluppo eccezionale ed il sindaco Sconosciuto è stimato ovunque”.
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