19/06/2006 - 07:30:00 -
a cura di Redazione
I Democratici di sinistra di Mesagne hanno rinnovato il loro segretario. Per acclamazione è stata eletta Anna Maria Scalera, ventotto anni, e una esperienza nel cassetto davvero invidiabile.
Scalera, già segretario provinciale e attualmente componente della segreteria provinciale Ds, nell’esordio nella nuova veste ha dimostrato di avere le idee chiare su prossimo cammino politico tanto da chiedere ai colleghi di avviare una campagna di ascolto nella città.
“L’obbiettivo è quello di essere un partito che sa sviluppare maggiormente la sua capacità di iniziativa politica a livello diffuso e che si riattivi un canale di confronto più franco e al tempo stesso più strutturato con la società mesagnese. – ha spiegato il neo segretario - Dobbiamo ascoltare, ascoltare, ascoltare”. Quindi ha lanciato l’idea di una campagna d’ascolto, articolata in un impegno a sostegno e correzione dell’azione di governo in Provincia e al Comune, ma anche fatta di discussioni su temi politici, per proporre un’identità più chiara dei Ds.
Altro punto su cui si è soffermata Anna Maria Scalera è il ruolo centrale del sindaco nella vita politica della città “Perché – ha evidenziato - è un caposaldo della vita democratica, perché la storia politica di Mesagne è la storia delle lotte dei lavoratori e delle lotte bracciantili”.
Un pensiero il segretario lo ha espresso perso la classe dirigente dei Democratici di sinistra ai quali si è rivolta con doverosa stima: “Vi sono riconoscente. – ha spiegato - Da voi ho appreso lezioni di lucidità e di analisi, di capacità di visione e di disinteresse personale. Se ho la forza di misurarmi con la responsabilità di guidare un Partito così grande è perché so di poter ancora continuare a contare sul loro apporto, sul loro stimolo critico, sulla serietà e sulla spregiudicatezza del loro pensiero. In questo patito sono stata educata all’unità, come la cifra fondamentale attorno cui aggregare risorse, energie e forze per costruire le condizioni per rispondere alle attese della gente”.
Infine, alle forze politiche che si riconoscono nel centro sinistra nazionale, ha lanciato l’appello di costituire una sorta di “cantiere democratico, in cui discutere di progettualità, di idee e di politica, per parlare della società mesagnese, mettendo al centro le questioni che riguardano il suo futuro”.
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