06/02/2007 - 08:40:00 -
a cura di Redazione
“No. Non sono affatto soddisfatto della decisione assunta da Conserve Italia circa la pianificazione industriale della struttura mesagnese. Mi sembra un bluff della dirigenza aziendale che ha cercato di discriminare, tra l’altro, i produttori locali accusandoli di non saper produrre il pomodoro. Al contrario essi sono veri professionisti del comparto e Mesagne è ancora la California del Sud. Attende solo che il prodotto non sia disprezzato ma remunerato adeguatamente”.
La dichiarazione, per alcuni versi scioccante, è giunta dall’assessore alle Attività produttive del Comune di Mesagne, Danilo Zuffianò, all’indomani della decisione assunta a San Lazzaro di Savena di far lavorare lo stabilimento mesagnese nella prossima campagna 2007. Una difesa dei produttori locali che colma il gap delle associazioni di categoria degli imprenditori i quali sull’argomento non hanno espresso nessuna posizione ufficiale a difesa dei propri iscritti.
“Personalmente non sono assolutamente soddisfatto dei risultati ottenuti – ha spiegato Zuffianò - perché sono risultati parziali, provvisori, che non aprono a nessuna prospettiva e, al contrario, ci fanno stare sulla difensiva svuotandoci di un ruolo, utilizzando una metafora calcistica, di attacco. Preciso che non mi aspettavo niente da Conserve Italia perché non è risolvendo tale vertenza che poniamo soluzione ai problemi che affliggono il comparto agro-alimentare. La vicenda Conserve Italia è solo un granello di sabbia in un oceano di bisogni”.
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