06/02/2007 - 17:30:00 -
a cura di Terry De Petro
Una petizione popolare contro lo stravolgimento della storia e delle tradizioni nella aree rurali, contro la soppressione dell’attuale denominazione di ‘contrade’, contro la modifica non partecipata del territorio. In sintesi la Coldiretti di Bari ha avviato una petizione popolare contro la decisione del Comune di Locorotondo di modificare la toponomastica delle aree rurali.
“Siamo fortemente contrari a questo ‘progetto’ che costa quasi 116mila euro – spiega il Direttore della Coldiretti di Bari, Vincenzo Ianniello – perché mette a rischio la storia della civiltà contadina ricca di tradizione e cultura. Del resto il provvedimento, che non ha visto alcuna partecipazione delle realtà associative locali, avrebbe pesanti ricadute economiche sull’intera zona, dato che le imprese e i cittadini sarebbero costretti a rifare tutti i documenti, dalla carta d’identità alla patente, dalla partita IVA agli adempimenti burocratici per le pratiche PAC”.
Pertanto, la Coldiretti ha lanciato a Locorotondo una petizione popolare con cui chiede la sospensione delle procedure dirette a modificare gli indirizzi nelle aree rurali, la revoca di tutti i provvedimenti liquidativi contabili, in ordine alla spesa prevista per il “progetto” e la convocazione immediata di un’assemblea di cittadini e rappresentanti delle istituzioni sociali e culturali che operano sul territorio in modo da raccogliere i contributi necessari al ‘miglioramento’ e non ‘stravolgimento’ della toponomastica rurale.
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