07/02/2007 - 20:27:00 -
a cura di R. Cav.
Le basi USA in Italia, in particolare quella di Vicenza, sono in questi giorni all’attenzione della politica e dell’opinione pubblica. Gli investimenti da effettuare su Vicenza e la conseguente creazione di posti di lavoro ci inducono inevitabilmente ad interrogarci sul futuro dell’ ex base USAF di San Vito dei Normanni, dismessa e venduta per un dollaro al Governo Italiano, è quanto espresso il Presidente di Confindustria Brindisi, Massimo Ferrarese, in una nota inviata al Presidente del Consiglio Romano Prodi.
Da tempo – sottolinea il Presidente Ferrarese - constatiamo una totale disattenzione da parte del Governo nei confronti di quella che era una grande opportunità per il nostro territorio, che ha visto la presenza di oltre 6000 persone, su una estensione di 130 ettari, e che creava direttamente ed indirettamente ricchezza nella nostra provincia.
Le strutture della ex base di San Vito – aggiunge Ferrarese - sono ormai da anni inutilizzate e col passare del tempo si troveranno in uno stato di degrado tale da doverle solo abbattere con la conseguente bonifica del sito.
All’impegno teso a trovare tutte le soluzioni politiche e tecniche per allocare una nuova base (come accade in questo momento a Vicenza) – continua il Presidente degli industriali della provincia di Brindisi - deve corrispondere un altrettanto impegno dello stesso Governo ad individuare una nuova utilizzazione nel momento della chiusura della stessa base, determinata dal cambio di strategie internazionali. Tutto ciò affinché il territorio, con le proprie imprese ed i propri lavoratori, non possa essere di colpo mortificato ed abbandonato, come è successo per la ex base USAF di San Vito.
Risulta ormai improcrastinabile – conclude il Presidente Ferrarese – avviare, nello stesso momento in cui si discute della realizzazione di una nuova base nel veneto, una conferenza di servizi tra le istituzioni locali (Regione, Provincia e Comuni interessati) e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, al fine di individuare la migliore destinazione della ex base di San Vito, che possa essere utile alla nostra comunità ed al sistema economico locale, con conseguenti riflessi positivi sull’occupazione.
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