20/06/2006 - 07:42:00 -
a cura di t. Cav.
Diversi incendi si sono sviluppati nella giornata di ieri a Mesagne ed hanno messo a dura prova i vigili del fuoco più volte accorsi per spegnerli. Particolare apprensione ha destato un incendio che si è sviluppato in un terreno incolto attiguo un deposito di carburanti, la residenza estiva del sindaco, Mario Sconosciuto, ed alcune abitazioni di campagna. La causa principale sembrano essere stata la temperatura torrida che ieri ha investito la provincia, circa 37 gradi, che potrebbe aver creato un fenomeno di autocombustione.
L’allarme è scattato nella tarda mattinata quando sulla provinciale che collega Mesagne a Latiano, nei pressi di un ristorante, la sterpaglia presente in un terreno ha preso fuoco. E’ scattato l’allarme e sul posto sono giunti i vigili del fuoco. Nuovo allarme nel primo pomeriggio, intorno alle ore 14.30, dove in via Etna, una Alfa regolarmente posteggiata in strada, è stata avvolta dalle fiamme. Sono intervenuti i vigili del fuoco. Nelle immediate vicinanze non è stato trovato nessun contenitore con del liquido infiammabile perciò la causa principale sembra essere stata l’autocombustione. Tuttavia, la circostanza, visti i precedenti casi, è al vaglio delle forze dell’ordine.
L’incendio che ha destato maggiore preoccupazione è quello che si è verificato dopo le ore 15 quando sulla via per Torre Santa Susanna, in un terreno incolto, le fiamme si sono alzate alte ed hanno lambito il muro perimetrale di un deposito di carburanti. I vigili del fuoco appena intervenuti hanno messo in sicurezza la parte del terreno confinante col deposito al fine di evitare eventuali problemi. Nel piazzale attiguo il muro perimetrale, confinante con l’incendio, era posteggiato regolarmente un camion, scarico, utilizzato per la distribuzione del carburante.
Il terreno confina anche con la residenza estiva del primo cittadino e con alcune abitazioni di contrada Crepacane.
Mentre i vigili erano intenti a spegnere il fuoco sono stati chiamati in contrada Viscigli dove un altro incendio era in atto a pochi metri da alcune villette regolarmente abitate dai mesagnesi. Qui alcuni alberi di olivo hanno preso fuoco.
A margine di tali interventi si registra la protesta silente degli operatori che in questo periodo di massima allerta sono sottodimensionati.
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