20/06/2006 - 07:45:00 -
a cura di Tranquillino Cavallo
Questa mattina presso la sala del Consiglio Provinciale di Roma, il sindaco di Mesagne Mario Sconosciuto, per conto di tutta la città, riceverà il Premio istituito per ricordare la figura e l’opera del Presidente dell’Arci “Tom Benetollo”, personalità d’eccezione nel campo dei diritti, della pace e della solidarietà internazionale, scomparso prematuramente il 20 giugno del 2004. La Commissione giudicatrice del Premio “Tom Benetollo”, promosso dalla Presidenza del Consiglio della Provincia di Roma, ha stabilito di conferire al Comune di Mesagne, per l’anno 2006, tale attestazione di gratitudine.
Il sindaco Sconosciuto riceverà il premio speciale per il lavoro “sui beni confiscati e per l’affermazione della legalità”. Questo mentre ignoti individui hanno cercato di incendiare il grano seminato a Mesagne sui terreni confiscati alla criminalità organizzata.
“Sono davvero contento – ha dichiarato il primo cittadino - che i sacrifici, le sofferenze e le lotte che la nostra città ha dovuto affrontare per dare una risposta complessiva alla criminalità organizzata siano oggi riconosciuti a livello nazionale. Per questo risultato sento il dovere di ringraziare tutti coloro che sono stati i protagonisti della lotta alla criminalità, penso alle associazioni di volontariato, alla Chiesa, alle forze dell’ordine, alle amministrazioni comunali passate, agli imprenditori onesti e ai semplici cittadini. Questo è il premio di una città che ha saputo reagire, è il premio di tutti i mesagnesi”.
Da diversi anni, infatti, a Mesagne è stato istituito l’Osservatorio sulla Criminalità e un lavoro silente lo svolge l’associazione Libera impegnata sul fronte della cultura della legalità. A Mesagne sono stati confiscati beni appartenenti alla mafia la cui gestione è stata affidata a cooperative di giovani. A giorni si attende la trebbiatura del grano seminato, dalla società civile mesagnese e dalle forze dell’ordine e magistratura, per poterne ricavare prodotti tipici da immettere sul mercato. Nel novembre 2005, giorno della semina, in contrada Canali c’era tutta la società civile di Mesagne. Il via alla semina fu dato proprio da don Luigi Ciotti e dietro di lui iniziarono a seminare il sindaco, Mario Sconosciuto, l’assessore, Danilo Zuffianò, il commissario di polizia, Sabrina Manzone, il capitano, Luca Romano, il maresciallo Pietro Cito, il vice presidente della Provincia di Brindisi, Damiano Franco, gli assessori Fabrizio Dipietrangelo e Maurizio Piro, l’onorevole Cosimo Faggiano. Ed ancora tantissimi volontari di varie associazioni tra cui gli scout del Mesagne 1.
Intanto nel pomeriggio di ieri ignoti individui hanno cercato di bruciare il grano seminato in sui terreni confiscati contrada Canali. Una larga fetta di terreno è andata bruciata mentre la restante parte si è salvata grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco.
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