14/02/2007 - 08:35:00 -
a cura di Redazione
La gestione del Centro polivalente per anziani “Francesco Bardicchia” diviene oggetto di una interpellanza che la Casa delle Libertà ha inviato al sindaco di Mesagne, Mario Sconosciuto, e al presidente del consiglio, Domenico Calò per chiarire alcune zone d’ombra tra cui una pseudo connivenza politica tra gli organi amministrativi, dirigenziali del Centro e gli amministratori pubblici.
Nell’interrogazione si legge: “Si chiede che l’assessore competente svolga una relazione generale sullo stato del Centro. In particolare sull’iter dello Statuto, sulle condizioni economiche e di bilancio, sulla attività svolta durante il 2006 e quella prevista in quest’anno, sulle spese sostenute con fondi extra comune, sul ruolo che svolgono i dipendenti comunali all’interno della struttura, sulle condizioni di lavoro e contrattuali dei collaboratori, sul rinnovo de Consiglio Direttivo, ecc.
Inoltre chiamiamo a riferire sulle voci insistenti di attività politica all’interno del Centro da parte di parenti di amministratori e di politici di Mesagne e sulla imparzialità istituzionale del servizio nella prossima campagna elettorale”.
Ma l’accusa che il centro destra rivolge alla gestione comunale del Centro è quella di interferenza politica. “Matarrelli prima e adesso la De Guido – spiega la Cdl - forse pensano che la struttura sia una succursale del partito di Rifondazione Comunista ed interferiscono pesantemente sulle vicende amministrative e sul consiglio direttivo del Centro. Questa storia deve finire”, dichiara all’unanimità la Casa delle Libertà. “La dirigenza del centro e gli altri frequentatori – conclude la Cdl - non debbono far politica sulle spalle dei contribuenti mesagnesi e oltre ad essere, devono dimostrare di essere imparziali e corretti”.
Accuse che l’assessore Maria De Guido rigetta con sdegno: “L’occasione dell’assemblea è stata utile anche per chiarire dubbi dei presenti sulle novità introdotte dalla nuova legge regionale sui Servizi Sociali, sul nuovo regolamento regionale e comunale, sui servizi previsti in favore delle persone anziane”.
Quindi l’assessore precisa: “Forse anche le informazioni su leggi e normative, per la CdL costituiscono “fare politica”. O tali accuse sarebbero piuttosto riferibili ad iniziative di carattere culturale che pure nel “Polivalente” questa amministrazione e le precedenti non hanno mai fatto mancare, senza andare a guardare con speculazione viziata a quale lontana matrice politica potessero appartenere. Per decisione espressa e documentata il Centro non può ospitare alcun appuntamento a carattere politico”.
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