15/02/2007 - 08:35:00 -
a cura di Redazione
A Mesagne martedì sera è nato, nel cuore del centro storico, il “Presidio della legalità”. Un luogo privilegiato dove poter fare formazione e cultura cercando di cogliere il legame che la criminalità ha col territorio.
Il battesimo gli è stato dato dal vice sindaco, Giuseppe Indolfi, e dal vice presidente della Provincia di Brindisi, Damiano Franco sotto gli occhi attenti di don Raffaele Bruno, referente regionale di Libera Terra.
Intanto il prossimo 12 marzo, alla presenza di don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera Terra, sarà formalizzato con la Provincia di Brindisi e la Prefettura un protocollo d’intesa che coinvolgerà una serie di comuni per l’assegnazione di altri beni confiscati alla criminalità. Da qui il salto di qualità che vedrà a breve la firma di un protocollo d’intesa regionale.
Ormai il tema della cultura della legalità è un vessillo che contraddistingue sia la città di Mesagne, nella cui terra è stato piantato il seme della speranza che gli altri comuni dell’hinterland.
L’intervento di don Raffaele Bruno è stato di quelli che lasciano il segno perché incidono nella coscienza degli uomini.
Il sacerdote, infatti, ha richiamato le varie responsabilità, dai cittadini alle istituzioni, invitandoli ad un impegno maggiormente deciso, incisivo e, naturalmente, sociale.
“Tutti siamo chiamati – ha evidenziato don Bruno – ad agire con specificità per fare una specifica azione di antimafia, di antiraket e di antiusura. Ecco perché è fondamentale la formazione sociale degli uomini”. Inoltre il sacerdote ha proposto l’istituzione di: “Un osservatorio provinciale della legalità per capire effettivamente il fenomeno criminale e perché ha trovato terreno fertile”.
Quindi, pensando alle difficoltà scolastiche nell’educazione dei ragazzi, rivolto alle istituzioni ha aggiunto: “Qui in città si dovrebbe iniziare ad operare sui minori e sulle devianze grazie all’esperienza acquisita di realtà come la cooperativa Oasi e l’Allegra Compagnia.
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