15/02/2007 - 08:46:00 -
a cura di Redazione
“Il passaggio a livello del rione Grutti di Mesagne deve rimanere aperto. Se le Ferrovie dello Stato dovessero disporre il contrario non avrei problemi a mettermi alla guida dei cittadini per promuovere manifestazioni di protesta”. La provocazione giunge dal consigliere provinciale di Rifondazione comunista, Tony Matarrelli, il quale ha seguito direttamente la vicenda della chiusura, e successiva riapertura del passaggio a livello, dopo le vibranti proteste dei cittadini. La notizia di una nuova, paventata, chiusura del passaggio a livello, inserita in alcuni elaborati tecnici che il Comune di Mesagne ha rigettato, ha riaperto la vertenza.
“E’ impensabile chiudere il passaggio a livello – tuona Matarrelli - perché di fatto si emarginerebbe un rione. Ho vissuto molti anni della mia vita in quel quartiere perciò comprendo bene cosa significa essere tagliati fuori dalla città. Il passaggio a livello non può esser chiuso per nessuna motivazione. Pensiamo, ad esempio, agli anziani o ai bambini. In caso di chiusura come possono fare per raggiungere il centro della città. Improponibile diventa l’utilizzo, futuro, dell’ascensore che li porta sul ponte ferroviario in fase di realizzazione. Una soluzione che non è percorribile e che, di fatto, emarginerebbe una parte della nostra società”.
Quindi il consigliere Matarrelli precisa: “E’ vero che c’è una legge che detta alcuni comportamenti civici ma la stessa legge ne prescrive altri. Come ad esempio l’obbligo per le Ferrovie dello Stato di tenere pulita, e decorosa, l’area di sua pertinenza. Le Ferrovie pensino, piuttosto, ad abbattere l’inquinamento acustico causato dal passaggio dei treni. In altre realtà hanno realizzato delle barriere che attenuano il rumore. A Mesagne invece non c’è niente. Eppure nelle immediate vicinanze dei binari ferroviari vi sono decine e decine di abitazioni i cui cittadini sono stanchi del rumore prodotto dal passaggio dei treni. Invito pertanto l’ente ferroviario ad avviare un’opera di bonifica in tal senso”.
Una chiusura, dunque, che secondo Matarelli non va né proposta né pianificata progettualmente: “Se le Ferrovie dello stato proporranno la chiusura del passaggio a livello mi metterò alla guida della protesta dei cittadini perché il provvedimento è impopolare. Come politico ho l’obbligo di sostenere i diritti dei cittadini per intraprendere battaglie di civiltà e di rispetto. Noi rispettiamo la legge e vogliamo che anche le Ferrovie dello Stato lo facciano. Una legge fatta di diritti e di doveri”. Conclude l’assessore Matarrelli: “Intendo precisare che in questa battaglia di civiltà le forze politiche del centrodestra, a tutti i livelli, sono del tutto assenti”.
Per far recedere le Ferrovie dello Stato dal progetto di chiusura si sono mossi, oltre all’amministrazione comunale, anche il senatore Giuseppe Caforio ed il ministro Antonio Di Pietro.
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