20/06/2006 - 17:00:00 -
a cura di Raffaele Fitto
Dopo avere appreso di essere stato indagato “senza spiegazioni” per altra vicenda, mi ritrovo coinvolto in una storia che, alla luce di fatti e documenti, non può che essere definita assurda.
Due premesse sono indispensabili: “La Puglia Prima di Tutto” è una compagine politica che ha nella correttezza procedimentale e contabile il suo punto di forza; la Regione Puglia, a mezzo dei suoi Funzionari e Dirigenti, ha visto le scelte politiche della mia Amministrazione assistite dal rispetto delle forme e dalla coerenza dei contenuti.
La lettura dei provvedimenti giudiziari, in questo contesto, mi impegna e mi sconvolge al tempo stesso.
Questo Paese deve al più presto recuperare una concezione di legalità vera, effettiva, allo stato resa irriconoscibile dal sinistro tintinnare di manette.
Questo è l’impegno politico che, oggi più che mai, deve caratterizzare gli sforzi di ogni singolo Parlamentare, nella consapevolezza, di non minore rilevanza, che i partiti vivono di finanziamenti, che la legge definisce leciti se, come nel caso in questione, “chiari”.
Chiunque cerchi, per qualsiasi ragione, di minare – anche - questi “paletti” delle Istituzioni dovrà fare i conti con la resistenza dei principi costituzionali e la severità di giudizio dei cittadini.
Gli stessi cittadini che, in moltissimi, mi hanno in questi momenti testimoniato stima e affetto e a cui ho trasmesso un solo, amaro messaggio: sono felicissimo, a distanza di un anno e con il senno di poi, di avere perso le elezioni regionali.
Non oso neppure immaginare che cosa sarebbe accaduto se avessi vinto…
On. Raffaele Fitto
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