16/02/2007 - 13:49:00 -
a cura di Redazione
E’ stato convalidato ieri l’arresto effettuato dalla Sezione Volanti all’alba del 14 febbraio, a carico di T.L. cl 61 di Brindisi per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Accadeva che poco prima della mezzanotte precedente, giungeva segnalazione al 113 effettuata da una ragazza che riferiva di un‘aggressione in atto presso l’abitazione dei genitori. Immediatamente una Volante raggiungeva il luogo indicato, dove il personale veniva condotto nell’appartamento teatro della vicenda. Giunti presso l’abitazione che presentava la porta di ingresso aperta, gli Agenti constatavano che vi era una animata discussione in atto tra due coniugi identificati in T.L. ed A.D.. Era in casa anche il figlio minorenne. Placati gli animi, dalle informazioni assunte dagli interessati nell’immediatezza dei fatti, emergeva che il marito aveva aggredito la moglie a seguito di una crisi di gelosia. Costui ammetteva l’evidenza riferita dalla coniuge di aver assunto una dose di sostanza stupefacente del tipo cocaina poco prima dell’accaduto e consegnava agli operanti un piccolo involucro di colore celeste contenente, a suo dire, un’ulteriore ed analoga dose che deteneva per uso personale, prima di essere sottoposto a perquisizione. Comunque a
causa dello stato di estrema agitazione in cui versava e rilevata la presenza di numerose ecchimosi al volto la moglie veniva accompagnata presso il locale Pronto Soccorso dell’ospedale Perrino, dove veniva refertata per trauma cranio facciale e giudicata guaribile in gg.7 s.c.. La precisa versione della vicenda veniva confermata in sede di successiva denuncia sporta presso questi Uffici dalla donna, la quale riferiva che il coniuge era saltuario assuntore di cocaina e che sotto l’effetto di tali sostanze diveniva particolarmente aggressivo, obbligandola a sottostare ad imprecisate fantasie sessuali, picchiandola ed offendendola in relazione a presunti tradimenti. Per questi atteggiamenti ossessivi, precisava, inoltre, che il coniuge nei giorni scorsi l’aveva obbligata a sostenere un esame clinico ritenendo che anche lei facesse uso di cocaina. In merito la signora consegnava copia del referto rilasciatole dal centro di analisi cliniche a cui si era rivolta e da cui si evinceva l’esito negativo. Per quanto accaduto nella serata, la predetta riferiva che il marito, subito dopo aver assunto una dose di cocaina, chiusa a chiave la porta della camera da letto, l’aveva iniziata ad offenderla e picchiarla – colpendola ripetutamente al volto e quindi usandole violenza sessuale. Le grida di aiuto della donna avevano richiamato l’attenzione del figlio, che si era avvicinato alla porta e rilevando che era chiusa, aveva chiesto cosa stesse accadendo. Nonostante il marito gli avesse detto che era tutto a posto, il ragazzo allarmato dall’accaduto aveva avvisato sua sorella, che aveva immediatamente richiesto aiuto al 113. La giovane confermava la versione del fratello e per questo motivo gli Agenti provvedevano ad arrestare l’uomo per i reati citati che dopo la convalida è stato collocato agli arresti domiciliari presso parenti.
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