23/02/2007 - 09:00:00 -
a cura di Redazione
Mesagne è divenuta una città con una densità di traffico talmente elevata che in molte ore della giornata la viabilità, e molte volte la vivibilità, è messa a dura prova. Con un tasso di inquinamento ambientale che non va sottovalutato. Le buone intenzioni di realizzare un Piano traffico, promosso dall’attuale amministrazione comunale, sono rimaste tali e i timidi segnali di approccio sono rimasti nei cassetti della burocrazia.
Una denuncia su tale emergenza giunge da Legambiente il cui presidente, Franco Facecchia, evidenzia: “Puntuale come ogni anno è arrivato lo smog che ingrigisce le nostre città, anche se spesso splende il sole. Anche Mesagne è gravata dal problema traffico con conseguenze per la mobilità e l’inquinamento che ne deriva”.
Quindi il presidente Facecchia spiega le possibili soluzioni da adottare: “Come è nostra abitudine denunciando il problema, richiamiamo l’attenzione dei cittadini in particolare dei politici, e ci permettiamo fare delle proposte agli amministratori attuali e futuri. La soluzione del grosso problema traffico urbano a Mesagne richiede interventi strutturali importantissimi quali la realizzazione della circonvallazione nella zona sud-sud-ovest del paese, che eliminerebbe il transito di tanti mezzi diretti nei paesi vicini, la realizzazione di un sottovia nella ex zona commerciale delle Ferrovie dello Stato per eliminare l’ostacolo rappresentato dai passaggio a livello di via S. Vito e Grutti, oggetto del blocco del traffico nelle vie afferenti che in momenti particolari sono trasformati in vere camere a gas”.
Soluzioni che tuttavia debbono essere incluse in un Piano organico: “Certamente. – commenta Facecchia - E’ indispensabile un piano traffico e urbano generale della città fatto in modo pratico e razionale che individui le zone pedonali, zone commerciali, centro storico, aree parcheggio zone a traffico limitato e rallentato, strade dove si privilegia il traffico veicolare, e strade a traffico ridotto dove si privilegia il pedone, le biciclette, strade con piste ciclabili inserite in un piano traffico generale”.
Quindi una razionalizzazione e una armonizzazione delle varie componenti della strada nella salvaguardia della salute e una funzionalità ottimale. “Si. Le politiche concrete da parte delle amministrazioni locali in favore del trasporto pubblico sono troppo timide e i cittadini non trovano risposta a una richiesta crescente di mobilità sostenibile che sale in tutte le nostre città.
Le azioni di Legambiente nei confronti dell’emergenza ambientale in particolare l’inquinamento dell’aria delle nostre città verte su due binari: quello della sensibilizzazione dell’opinione pubblica, con attenzione particolare alla scuola rispetto a un cambiamento di abitudini, e quello di spronare e tenere d’occhio le istituzioni nel nostro caso le amministrazioni locali. La campagna nazionale Mal’aria organizzata da Legambiente, ripropone il grosso problema dell’inquinamento delle nostre città dovuto, essenzialmente ma non solo, al traffico di autoveicoli, con problemi oltre che alla mobilità, allo sviluppo economico, alla vivibilità e alla salute dei cittadini”.
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