24/02/2007 - 12:30:00 -
a cura di Mino Pasimeni
E’ successo … l’arroganza, la violenza e le pressioni hanno avuto la meglio su disponibilità al dialogo, massima correttezza e onestà. L’ incontro Mesagne – Casarano previsto per domenica 25/02 è stato rinviato. Motivazione del provvedimento: Ordine Pubblico. In realtà chi doveva garantire l’ordine pubblico non ha avuto il coraggio di assumersi le proprie responsabilità. Ripercorrendo le tappe che hanno portato ad una decisione più unica che rara, creando tra l’altro un precedente non di poco conto – in teoria non è possibile più giocare con presenza di numerosi tifosi – è possibile confermare la massima correttezza della società Mesagne. Il prefetto ha chiesto una dichiarazione sul numero dei biglietti venduti in prevendita e di risposta la società Giallo-Blè ha ammesso il tutto esaurito. Il Casarano ha presentato una richiesta di 800 biglietti, biglietti che servirebbero anche per i tifosi che hanno saccheggiato un bar e fermato un funerale in occasione dell’incontro contro Sogliano, tifosi che non sempre hanno dimostrato correttezza sugli spalti e fuori. Tifosi comunque diffidati dal presentarsi a Mesagne nella giornata dell’incontro. Ieri – venerdì – sino alle ore 13.00 era presente a Mesagne il Prefetto, visionava lo stadio di via Sasso e in collaborazione con il comandate dei Vigili Urbani Fantasia hanno dato le direttive all’ufficio tecnico comunale per le misure da adottare per la massima sicurezza. Sono stati spostati cassonetti, smontate panchine, tagliati pali pericolosi e disposti divieti di sosta in tutta la zona. Sembrava tutto ok. Il summit dei quattro – Prefetto, Questore, Presidente Figc, Sindaco di Mesagne – aveva confermato il normale svolgimento della partita. In realtà non è stato cosi, sono sempre stati fermati tifosi nelle serie superiori, anche in paesi di piccoli dimensione, ma questa volta no, è difficile contenere 800 presunti tifosi, impedirgli di partire da Casarano, e per questo nella serata di ieri il Presidente Todisco ha ricevuto la telefonata che annunciava la sospensione dell’ incontro. Stupore da parte degli addetti al lavoro quando si è appreso lo stadio dove giocare la partita: Francavilla Fontana. Stadio in erbetta, terreno di gioco identico a quello del Casarano. A questo punto ha inizio la protesta dei tifosi mesagnesi. Riunitisi in pochissimi minuti si sono recati, con la dirigenza della società, presso l ‘ Auditorium del Castello, gremito di cittadini con presenza di tutti gli esponenti politici locali – era in corso una tavola rotonda con i tre candidati sindaco -. Correttamente i tifosi hanno atteso la conclusione dei lavori e successivamente sono entrati manifestando il proprio dissenso. Sindaco Sconosciuto e Assessore allo Sport Piro sconcertati ma impotenti nei confronti di una decisione del Prefetto e del Questore. Dure le reazioni dei tifosi e della dirigenza. il Presidente Todisco non intende portare i propri ragazzi a Francavilla annunciando che la partita sarà persa a tavolino. Ha annunciato anche che sta valutando l’idea di abbandonare tutto spegnendo cosi le speranza di una città intera. Alcuni dirigenti hanno dichiarato che a Mesagne e in Provincia di Brindisi non è possibile applicare la Legge, pur rispettando il nuovo Decreto in materia di calcio, non è possibile giocare. Per i tifosi è impossibile giocare contro squadre che istigano e creano alleanze con squadre di paesi limitrofi pur di vincere un campionato. In mattinata ci sarà un incontro tra la società mesagnese ed il Presidente della Figc Tisci per discutere dell’accaduto e convincere il Presidente Todisco a ritornare sui propri passi.
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