26/02/2007 - 15:00:00 -
a cura di Redazione
Ieri,verso le ore 18.45, presso la Sala Operativa della Polizia giungeva una telefonata nella quale l’interlocutore, rimasto anonimo, segnalava che un giovane, dopo aver rotto una finestra di un appartamento posto al piano terra di via Imperatore Adriano di Brindisi, si introduceva furtivamente all’interno. Immediatamente veniva inviata una Volante sul posto che imboccava controsenso la via Imperatore Adriano; gli Agenti notavano così un giovane alto circa 1,80 , vestito in jeans e giubbotto scuro con cappuccio, che repentinamente scavalcava la finestra dell’appartamento violato e si dava a precipitosa fuga verso la via Mecenate , nonostante a voce gli operanti gli intimavano di fermarsi. Il soggetto, che non veniva mai perso di vista, imboccava la limitrofa corte Orazio Flacco, ma l’espediente non sortiva il suo effetto perché i Poliziotti si dividevano, uno a piedi e l’altro sull’auto di servizio chiudendo le due vie di fuga. Così dal retro di corte Orazio Flacco sbucava un giovane trafelato che bloccato, mostrava come documento di riconoscimento la carta precettiva di sorvegliato speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, rilasciata dall’Ufficio Anticrimine della Questura di Brindisi. Questi veniva identificato per ANDRIULO Cosimo nato a Brindisi, cl. 1972, e fatto accomodare nell’auto di servizio, mentre un Poliziotto percorreva a ritroso il tragitto della fuga; in tal modo, dopo un’attenta perlustrazione, sotto un’autovettura parcheggiata rinveniva occultato un giubbotto di colore scuro con cappuccio risultato poi essere quello visto prima chiaramente indosso all’ANDRIULO Cosimo.
A questo punto si individuava l’appartamento violato per il quale si accertava la forzatura e la rottura della finestra e si individuava il proprietario il quale veniva invitato a portarsi sul posto per effettuare il sopralluogo all’interno dell’appartamento da dove mancavano alcuni monili che però non venivano ritrovati.
Pertanto l’Andriulo veniva condotto in Questura per gli atti di rito e dove, informato il magistrato di turno, veniva tratto in arresto per furto aggravato.
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