04/03/2007 - 11:10:00 -
a cura di Redazione
L’inserimento della città di Mesagne, e del suo patrimonio agrario, nel nascente Parco del Negramaro è stato salutato con soddisfazione ed ottimismo dagli operatori del comparto che adesso si aspettano che il progetto entri nel vivo per cercare di qualificare il prodotto locale e dare così una svolta significativa all’attività di commercializzazione che, in questo modo, potrà occupare nicchie significative di mercato nazionale ed internazionale.
Fiducioso del progetto è Umberto Maizza, presidente delle Cantine di Mesagne, il quale spiega: “Il nascente Parco pone uno stretto collegamento tra i prodotti enologici di qualità ed il proprio territorio, che in questo modo sarà maggiormente valorizzato. Infatti, se parliamo di Negramaro Rosso Brindisi lo conoscono in pochi ma quando parleremo dello stesso prodotto inserito nel Parco del Negramaro il vino avrà sicuramente una maggiore visibilità. Inoltre l’istituzione del Parco ci darà l’opportunità di attingere a finanziamenti nazionali e comunitari al fine di valorizzare e ristrutturare il patrimonio viticolo perché oggi è importante presentarsi sui mercati vinicoli internazionali con una immagine di prodotto, e di territorio, forte e decisa”.
Ma i mercati nazionali sono ormai saturi di vino e conquistare nicchie di mercato è sempre più difficile.
“Certamente – risponde Maizza – Ecco perché noi puntiamo con fiducia sui mercati esteri dove il nostro prodotto si apprezza sempre più. Ed è importante collegare il vino al proprio territorio che deve essere conosciuto anche all’estero. Ad esempio è importante collegare il Parco del Negramaro al Barocco e alle altre bellezze storiche del Salento”.
Un progetto arduo: “Si – continua il presidente – Anche se bisogna dare atto all’attuale amministrazione comunale che ha perseverato su questa strada anche quando qualcuno ha pensato di mettere fuori dal progetto il territorio di Mesagne. Così oggi possiamo competere parimenti con quei vini che, da sempre, ci hanno snobbato. Per esempio il Salice salentino Doc o lo Squinzano Doc”.
Un traguardo raggiunto grazie alla tenacia e alla perseveranza dell’assessore alle Attività produttive del Comune di Mesagne, Danilo Zuffianò, il quale dice che: “Finalmente diventa realtà il sogno di realizzare il Grande Salento. Adesso non si parlerà più di territorio mesagnese bensì di territorio salentino. Il Parco del Negramaro è un esempio di ciò che può essere il Grande Salento che pone il nostro territorio al pari di altre blasonate realtà del Nord Italia. Tra un paio di settimane i tecnici faranno diventare operativo il progetto del Parco che va nell’ottica politica che la nostra amministrazione comunale ha intrapreso già cinque anni addietro. E cioè di valorizzare il territorio e dare una svolta qualitativa ai nostri prodotti. A giorni il progetto sarà presentato all’intera città affinché la cultura del Parco possa essere recepita dagli operatori del comparto che in questo modo dovranno tutelare e valorizzare il tipico vitigno ad alberello”.
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