22/06/2006 - 12:10:00 -
a cura di Redazione
Con una lettera aperta indirizzata, come questa, alle competenti Autorità abbiamo il 15 maggio scorso per l’ennesima volta lamentato che per tutta la stagione balneare dell’anno passato la cittadinanza non è riuscita a sapere se le acque del litorale in località Apani sono inquinate come aveva accertato nel luglio dell’anno scorso la Golletta Verde di Legambiente.
Chiedemmo nell’estate del 2005 agli organi competenti di procedere ai necessari accertamenti e di informare i cittadini sui risultati di essi per evitare che folle di bagnanti venissero esposti ai pericoli di infezioni e malattie.
Il 20 ottobre 2005 abbiamo ricevuto una nota datata giorno 17 dello stesso mese con la quale il Direttore del Dipartimento Provinciale dell’ARPA Puglia di Brindisi rilevava che era stata individuata una forma di grave inquinamento e che nella zona indicata con il punto 46, sempre in località Apani era stato riscontrato il superamento del limite tabellare relativo al parametro microbiologico “streptococchi fecali” .
Con la stessa nota il Direttore del DAP, dott. Elio Calabrese, scriveva testualmente: “sarebbe auspicabile per il futuro la realizzazione di un tavolo tecnico che unisca tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella soluzione del problema della salvaguardia del litorale di Brindisi. Tanto al fine di prevenire pratiche abusive a danno dell’ambiente, atteso che sarebbe auspicabile più agire sulle cause che contrastare gli effetti di tali comportamenti”.
La stagione balneare è ripresa e tutto tace: nessuna informazione sull’inquinamento aggiornata a quest’anno, nessuna notizia di accertamenti rivolti a verificare se vi sono pratiche abusive e comportamenti in contrasto con le leggi vigenti, nessuna convocazione di tavoli tecnici e nessun intervento sulle cause di molto verosimili inquinamenti che si verificano lungo tutto il litorale in estate. Litorale che durante tale periodo, subisce incisive modificazioni, le quali richiederebbero adeguati controlli.
Chiediamo che questa volta le Autorità competenti vogliano finalmente intervenire, ciascuna per il proprio ambito di responsabilità, ed esprimiamo l’auspicio che i cittadini vengano con urgenza informati sulla situazione, evitando la beffa di lettere burocratiche senza alcun seguito concreto e peraltro inviate a stagione balneare conclusa
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