06/03/2007 - 08:40:00 -
a cura di Redazione
Ormai è sciopero ad oltranza da parte dei lavoratori socialmente utili e dei lavoratori di pubblica utilità del Comune di Mesagne che ieri mattina sono stati ricevuti in delegazione dal sindaco Mario Sconosciuto. Al termine dell’incontro una cosa è apparsa chiara. Le distanze tra le richieste avanzate dai dipendenti e le concessioni fatte dagli amministratori sono talmente lontane che nessun dialogo è, al momento, possibile. Intanto questa mattina i lavoratori si recheranno dal prefetto di Brindisi, Mario Tafaro, per esprimere la propria insoddisfazione per un lavoro precario che dura ormai da dodici anni e che non vede nessun progetto reale di stabilizzazione.
E per fare fronte a tale vertenza-emergenza ieri mattina il Comune di Mesagne ha messo in campo diversi lavoratori, spostandoli da altri servizi, per eseguire la raccolta quotidiana dei rifiuti per non rischiare di lasciare la città sporca.
Le rivendicazioni dei lavoratori, inquadrati come collaboratori, sono chiare poiché chiedono innanzitutto la stabilizzazione del posto di lavoro, dopo dodici anni Di prestazione d’opera, ed il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali. “Questo – dicono – ai fini pensionistici e sanitari poiché rischiamo di rimanere senza pensione e senza assistenza sanitaria. Quando siamo ammalati, infatti, restiamo a casa e non abbiamo nessuna tutela sanitaria. Per non parlare degli assegni familiari e di altri benefici non percepiti”.
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