07/03/2007 - 08:45:00 -
a cura di Redazione
I Verdi di Mesagne chiedono una città a misura d’uomo con un basso impatto ambientale. Tra le priorità primeggia, naturalmente, la soluzione del traffico.
“Se si vuole affrontare seriamente la questione “Grutti” è più in generale la situazione urbanistica della nostra città, non si può non evidenziare come le distorsioni attuali siano figlie di quel processo di urbanizzazione selvaggia e scriteriata, attuata con varianti di piano che avevano come fine più la soddisfazione di esigenze speculative che non uno sviluppo armonico della nostra città” commenta Giovanni Passante segretario dei Verdi.
“La ricerca di una viabilità alternativa a quella motorizzata – continua Passante - è da tempo una necessità priorità della nostra città nostra città. La soluzione non è comunque semplice ed immediata e richiede approfonditi studi delle latenze che la città possiede, in virtù della configurazione storica e delle nuove esigenze di sviluppo. Bisogna inoltre prendere atto che, al di là delle teorizzazioni astratte, l’obbiettivo deve essere quello di una “utopia possibile” del restauro urbano, che individua nei percorsi viabilistici e nel ripensamento del sistema dei trasporti il nucleo vitale per una nuova qualità dell’abitare”.
Una tutela ambientale che passa attraverso i percorsi ciclopedonali. “Certo. – conferma Passante - La strategia dei percorsi ciclopedonali che si è proposta per Mesagne, che per noi Verdi andrebbe integrata con un potenziamento del trasporto pubblico urbano, cerca di ovviare ai problemi più urgenti di traffico veicolare e inquinamento senza mettere in discussione tutti i problemi del territorio urbano e la sua gestione prospettando avveniristiche realtà ideali”.
Tale strategia cerca piuttosto di offrire delle soluzioni che sfruttino l’esistente con attuazioni immediate e verifiche a tempi brevi. “Questo perché interessano prevalentemente aree pubbliche e non richiedono faticosi ed impopolari espropri. – aggiunge il segretario dei Verdi - La nostra proposta di viabilità per Mesagne vorrebbe essere un esempio paradigmatico di come si possa, nell’immediato, intervenire sul tessuto urbano senza stravolgerlo ma, ascoltandone il linguaggio interstiziale, fornire soluzioni che servano di avvio ad un’operazione su più vasta scala, da attivarsi parallelamente o in tempi successivi. La proposta è una sorta di ideogramma per un sistema di viabilità verde che si inserisca nella città mutuando e ribaltando in modo provocatorio, per non dire rivoluzionario, gli schemi consueti dalla viabilità motorizzata”.
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