10/03/2007 - 10:05:00 -
a cura di Redazione
Gli ultimi avvenimenti sociali che si sono verificati a Mesagne hanno creato non poca fibrillazione tra i partiti della maggioranza di centrosinistra che giovedì sera si sono riuniti in un summit, nell’ufficio del sindaco Mario Sconosciuto, per cercare di appianare le divergenze. Sul tavolo è stata posta la mancata elezione di un revisore dei conti nel Comune, gradito a Rifondazione comunista, e la vertenza degli Lsu. Un incontro fiume in cui Rifondazione, Udeur e Italia dei Valori hanno chiesto ai partner maggiore visibilità sul piano politico-amministrativo. Così se un revisore è saltato, e l’opportunità è stata presa al volo dalla Cdl che ha inserito un professionista a lei gradito, sembra che sia stato promesso a Rifondazione una maggiore visibilità politica in uno dei prossimi incarichi.
Per ciò che concerne gli Lsu ieri pomeriggio è stata confermata la stabilizzazione con un Piano triennale che partirà nel prossimo mese di novembre. Per il periodo vacante gli amministratori proporranno una soluzione alternativa. A questo punto i lavoratori precari hanno revocato lo sciopero.
Intanto una nota della Cdl recita: “Se l'analisi presentata dall'assessore Argentieri, come lui stesso assicura, ha avuto l'avallo della Giunta, dove siede anche Rifondazione comunista si deve dimettere il rappresentante di Rifondazione che è stato il partito che più di ogni altro ha cercato di costruirsi una base elettorale con i lavoratori precari, promettendo la soluzione di ogni problema e, quindi, alimentando le loro aspettative”.
"Se c'è qualcuno che pesca nel torbido – aggiunge Giuseppe Semeraro di An - non è certo chi, come la Cdl, è solo spettatrice di uno show tutto interno alla sinistra, ma sono coloro i quali dopo 5 anni, anzi 12, non hanno risolto il problema e all'ultimo momento vogliono rifilare un bel pacco ai lavoratori".
"Matarrelli e company - ribadisce il capogruppo forzista Rossana Maggiorano - quando uscirono dalla Giunta i colleghi di A Sinistra vollero rimanere attaccati alla poltrona".
"Non vorremmo trovarci tra qualche mese - conclude il forzista Franco Prettico - come nel caso dei lavoratori di Conserve Italia, con un provvedimento tampone. La stessa prudenza dei lavoratori ne è piena testimonianza. Noi siamo disponibili se chiamati, a discutere serenamente e seriamente del problema al fine di trovare soluzioni condivise per il bene della comunità. Ma le divisioni politiche del centro sinistra, dimostrate ampiamente in Consiglio, non promettono nulla di buono".
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