11/03/2007 - 10:00:00 -
a cura di Redazione
Il presidente dell’Ambito territoriale di caccia della sezione di Brindisi, Emanuele Campana, chiarisce la posizione del sodalizio in merito al caso degli storni. In una nota il presidente Campana evidenzia: “All’A.t.c. Br/a, sono pervenute, quest’anno, centinaia di richieste di risarcimento di danni, avanzate dagli agricoltori brindisini, che hanno visto i loro uliveti invasi ed infestati dagli storni. Gli storni, infatti, negli ultimi mesi, nella provincia di Brindisi hanno originato stormi numerosi che, hanno colpito in modo drastico le colture rappresentando a pieno una vera calamità per le stesse. Lo storno è una specie protetta ai sensi della legge nazionale n. 157 dell’ 11 febbraio 1992, tuttavia la stessa legge all’art. 19 ammette la possibilità che le regioni e le province possano provvedere al controllo selettivo delle specie, ed anche la Regione Puglia in due annate consecutive ha consentito il prelievo in droga della specie”.
Quindi il presidente conclude: “L’A.t.c. Br/a, pur essendo solidale con gli agricoltori, deve, tuttavia, dichiarare la propria incompetenza in materia di risarcimento dei danni provocati dalla fauna selvatica migratoria, categoria alla quale appartiene lo storno, in quanto, ai sensi dell’art. 13 del piano faunistico regionale, gli ambienti territoriali di caccia rispondono nei confronti degli agricoltori dei danni prodotti dalla sola fauna selvatica stanziale. Pertanto l’ A.t.c. Br/a provvederà ad inviare una nota agli uffici caccia ed agricoltura dei comuni, nonché alle sezioni agricole provinciali, allo scopo di rendere palese la propria incompetenza in fatto di risarcimento dei danni provocati dagli storni”.
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