12/03/2007 - 19:30:00 -
a cura di R. Cav.
Via libera del Consiglio di amministrazione della Società Trasporti Pubblici di Brindisi alla sottoscrizione di un “protocollo di legalità”.
Si tratta di una iniziativa finalizzata ad assicurare la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza nel settore dei pubblici appalti riguardanti la realizzazione di opere pubbliche, nonché l’erogazione di forniture e servizi pubblici, anche ai fini di prevenzione, controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa. Il “protocollo” viene sottoscritto dal presidente della STP Onofrio Cretì e dal Prefetto di Brindisi Mario Tafaro.
Tra gli aspetti qualificanti del “protocollo” vi è la clausola secondo cui “la stazione appaltante si riserva di acquisire, nei confronti dei soggetti aggiudicatari, sia preventivamente alla aggiudicazione definitiva dell’appalto, sia preventivamente all’autorizzazione di subcontratti, le informazioni antimafia. Qualora risultassero a carico dei soggetti interessati, tentativi o elementi di infiltrazioni mafiose, la stessa stazione appaltante procede all’esclusione del soggetto aggiudicatario della gara, ovvero al divieto del subcontratto”. Nel caso in cui venisse accertata in seguito l’esistenza di cause interdittive, l’impresa aggiudicataria dei lavori principali dovrà rescindere il contratto di subappalto.
La Prefettura si impegna a rilasciare le informazioni richieste entro venti giorni. La stazione appaltante si impegna, ai fini delle valutazioni discrezionali ammesse dalla legge, ad inserire, altresì, nei propri bandi di gara, la facoltà per la società di escludere le ditte per le quali il Prefetto fornisce informazioni negative.
Tra gli impegni che la STP si assume vi è l’introduzione di alcune clausole all’interno dei propri bandi di gara. In particolare, le ditte partecipanti dovranno dichiarare di non trovarsi in situazioni di controllo o di collegamento con altri concorrenti e che non si accorderanno con altre partecipanti alla gara. La stessa impresa si impegna a denunciare alla Magistratura ed agli organi di polizia ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità formulata prima della gara o nel corso dell’esecuzione dei lavori. Così come dovrà denunciare ogni tentativo di estorsione, intimidazione o condizionamento di natura criminale nei confronti dell’imprenditore, degli eventuali componenti la compagine sociale o dei loro familiari. Quanto ai subappalti, gli stessi dovranno essere indicati prima della stipula del contratto, con i relativi metodi di affidamento. Tutte le aziende interessate direttamente o indirettamente alla realizzazione di lavori saranno tenute ad osservare i contenuti del “protocollo”.
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