17/03/2007 - 14:30:00 -
a cura di R. Cav.
Si è svolta stamani, a Palazzo di Città, la prevista conferenza stampa convocata dal sindaco Domenico Mennitti e dall’assessore al Bilancio Mario Pennetta al fine di illustrare il bilancio di previsione 2007. “Il bilancio – ha affermato il primo cittadino nel suo intervento introduttivo – è un passaggio fondamentale nella vita di una Amministrazione. In questo caso, va detto che per la prima volta nell’arco della nostra gestione, il bilancio si approverà il 31 marzo, in ritardo, cioè, rispetto al solito, a causa della complessità della Finanziaria che, come è noto, ha comportato una riduzione dei trasferimenti dallo Stato agli Enti locali. Un dato rispetto al quale il Comune è dovuto intervenire, per la parte di propria competenza, nel settore impositivo. Quello targato 2007, ad ogni modo, è un bilancio ‘pulito’, nel senso che l’Amministrazione è in grado di garantire che tutte le regole sono state rispettate e che i numeri hanno dei riferimenti certi. Non solo. L’aspetto importante è che quest’anno gestiamo un bilancio con le nostre sole risorse, senza, cioè, avvalerci di alcun sussidio da parte di terzi. Saremo in grado di attivare un piano di investimenti concreti, con particolare riferimento al Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Ci saranno interventi importanti che riguarderanno i quartieri periferici (Commenda, Paradiso, Sant’Elia) ed alcune strutture strategiche, come il Parco del Cesare Braico, il Nuovo Teatro Verdi e Palazzo Nervegna”.
In riferimento ai numeri del bilancio, l’assessore al Ramo Mario Pennetta ha sottolineato che “si tratta di un bilancio condizionato sia dal taglio dei trasferimenti dallo Stato agli Enti locali che dalla necessità di rispettare gradualmente il Patto di Stabilità. Il dato positivo riviene dal fatto che si sono registrate entrate di carattere tributario per 500mila euro in più rispetto alle previsioni, anche grazie alla lotta all’evasione fiscale da parte della Amministrazione. L’aliquota relativa all’ICI sulla prima casa è calata di mezzo punto percentuale (0,50%), il che provocherà un gettito fiscale inferiore di 350mila euro. Di contro, è aumentata l’addizionale Irpef dello 0,3% - così come è avvenuto nel 90% dei Comuni italiani – a causa dei minori trasferimenti da parte dello Stato. E’ evidente che abbiamo pensato ad un bilancio ‘prudente’ per non rischiare, ma è possibile che, se i tagli dei trasferimenti dallo Stato agli enti locali dovessero diminuire rispetto a ciò che si pensa, le condizioni di bilancio potrebbero migliorare o con una ulteriore diminuzione dell’ICI oppure con un affievolimento dell’addizionale Irpef”.
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