21/03/2007 - 08:17:00 -
a cura di Redazione
Ancora toilette chimiche che vanno a fuoco a Mesagne dove appare ormai certa la matrice dolosa e vessatoria dell’atto delinquenziale che ha come vittima un giovane imprenditore del luogo il quale è proprietario di una azienda familiare per il trasporto di rifiuti e liquami. Imprenditore che è psicologicamente prostrato da una serie infiniti di atti delinquenziali la cui lettura investigativa è divenuta davvero difficile. Sulla vicenda indagano sia i poliziotti del locale commissariato che i carabinieri nella speranza di poter trovare quel bandolo della matassa che possa portarli ad individuare gli autori dei raid.
L’ultimo episodio, in uno stretto arco temporale, si è verificato nella serata di lunedì. Sono circa le ore 10,30 quando in via Brodolini, nell’estrema periferia della città ma nel quartiere residenziale “Seta”, vi sono alcuni bagni chimici di proprietà della ditta De Vicienti, che ha in appalto la gestione dei servizi igienici per conto del Comune, utilizzati dalla gente durante le giornate del mercato settimanale del mercoledì che si svolge proprio in quella zona. Alle spalle vi è un canale per il deflusso delle acque meteoriche. Di fronte una discoteca ed una serie di residenze di cittadini. Insomma un quartiere abbastanza animato e tutt’altro che al buio.
In tale scenario alcuni anonimi individui sono giunti davanti a quattro toilette collocate lungo la via Brodolini e dopo averle, probabilmente, cosparse con del liquido in sfiammabile vi hanno appiccato il fuoco.
Immediatamente le fiamme hanno avvolto le strutture realizzate in materiale plastico. Qualche automobilista di passaggio si è accorto dell’incendio ed ha lanciato l’allarme. Sul posto è giunta una autobotte dei vigili del fuoco e una Volante della polizia. I vigili hanno spento le fiamme che oltre a distruggere le toilette hanno distrutto anche parte di una staccionata in legno collocata dal comune sul perimetro del canale di scolo delle acque. Sul posto è stato chiamato anche il proprietario a constatare i danni subiti.
Ingenti sono i danni che questi atti incendiari hanno causato all’azienda di smaltimento di rifiuti. Se si pensa che ogni toilette ha un costo di mille e duecento euro e fino ad oggi ne sono state distrutte 14, di cui cinque fuori città, il conto è semplice. Il danno ammonta a circa 17 mila euro. Oltre a questo all’imprenditore è stata incendiata anche l’auto. Una Jeep nuova, dal costo di 40 mila euro, parzialmente danneggiata.
Troppi danni per una azienda familiare che con sacrifici cerca di mantenersi a galla su un mercato sempre più selettivo. La domanda che in queste ore gli investigatori, certamente, si pongono è quella di chiedersi cosa abbia potuto fare il giovane per meritarsi questa sequela di atti delinquenziali portati a segno con una chirurgica strategia della tensione.
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