22/03/2007 - 08:40:00 -
a cura di Redazione
La Cdl attacca la maggioranza di governo di Mesagne sulle problematiche esistenti nella zona industriale. E lo fa all’indomani di un incontro che il candidato sindaco del centrosinistra, Cosimo Faggiano, ha fatto con gli imprenditori locali durante il quale sono emerse alcune criticità presenti in zona che non facilitano le attività produttive.
Nella nota la Cdl scrive: “In occasione dell’incontro del Candidato Sindaco Cosimo Faggiano con alcuni imprenditori della zona industriale cittadina sono emerse alcune problematiche quali viabilità, pubblica illuminazione, suoli abbandonati, adsl, rapporti con il vicino centro commerciale che il centrodestra lamenta, inascoltata, da diversi anni. L’assessore Zuffianò che accompagnava Faggiano dimentica di essere il titolare della delega allo Sviluppo Economico e di dover rispondere proprio lui politicamente del fallimento dell’azione di governo in questi lunghi anni riguardo ai problemi denunciati”.
Ma quello che veramente paralizza le aziende è la mancanza di una linea adsl che li possa permettere di utilizzare al meglio le potenzialità di internet.
“In particolare – recita la nota - riguardo al problema di mancanza dell’adsl, necessaria per i collegamenti telematici ed ormai indispensabile per le aziende, lo stesso sarebbe stato facilmente risolvibile da anni con l’installazione da parte di aziende specializzate di apposita antenna per la copertura wireless della zona, con spese a totale carico delle aziende o in maniera mista pubblico-privato, come avviene nella maggior parte delle zone industriali e come proposto dal candidato sindaco Enzo Incalza nel suo programma. Faggiano, consigliere comunale di maggioranza, e Zuffianò, assessore al ramo, è bene che prima di fare promesse elettorali spieghino ciò che non hanno fatto in questi cinque anni, perché non lo hanno fatto se per indifferenza ai problemi o incapacità, e poi quello che vogliono fare e con quali garanzie visto il fallimento fin qui realizzato”.
Quindi la Cdl conclude: “Inizino, intanto, a spiegare perché non hanno mai accettato la nostra proposta di revisione del regolamento per l’edificazione dei capannoni ed il sistema delle assegnazioni e delle riassegnazioni dei suoli della zona industriale”.
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