22/03/2007 - 08:45:00 -
a cura di Redazione
Non sono più tre ma quattro i candidati sindaci che aspirano alla poltrona di primo cittadino della città di Mesagne.
Dopo Cosimo Faggiano, per il centrosinistra, Vincenzo Incalza, per il centrodestra, e Pompeo Molfetta, per il movimento A Sinistra, ecco che è spuntato un nuovo candidato sindaco. E’ Damiano De Punzio in forza al Nuovo Psi.
De Punzio, per la verità, è un esponente politico abbastanza noto e stimato nella città di cui è stato più volte consigliere comunale ed assessore per il centrosinistra con l’allora Partito Socialista italiano.
Anche nelle presente legislatura che volge al termine il Nuovo Psi ha tentato il colpo per la poltrona di primo cittadino con Antonella De Punzio, figlia di Damiano, senza riuscirci poiché il sindaco Mario Sconosciuto sbaragliò i suoi cinque avversari. De Punzio, dopo la trascorsa esperienza elettorale, si è schierato con il centrodestra.
Durante questi anni ha portato avanti, come segretario del partito, una battaglia per il riconoscimento di un’equità fiscale e giustizia sociale. Inoltre ha cercato di non lasciare nel dimenticatoio beni architettonici comunali oggi in uno stato di oblio. Un esempio è la masseria “Belloluogo”. Ha cercato spazio come indipendente in Forza Italia senza riuscirci, quindi, ha deciso di correre da solo anche se sa bene che è una battaglia dura per ottenere il quorum necessario che gli possa permettere di far sedere in Consiglio un proprio candidato. De Punzio spera di intercettare i voti dei socialisti che non intendono votare per i medesimi partiti che militano nel centrosinistra ma che si sentono profondamente legati ai valori del socialismo”.
“Le sfide difficili non mi fanno paura – spiega con una punta di orgoglio Damiano De Punzio – In queste ore sto valutando una serie di circostanze umane e finanziaria prima di fare il grande passo. Il nostro obiettivo è quello di riuscire ad intercettare il voto dei socialisti che non si rinascono nelle attuali e variegate formazioni che militano nel centro sinistra e, al contrario, possono trovare in noi una valida alternativa. Certo, non lo nascondo, per riuscire ad assicurarci un consigliere abbiamo bisogno di circa mille voti. Impresa certamente non facile ma non impossibile. La lista di supporto, con l’adesione di validi amici, è già pronta mentre un po’ di problemi vi sono sul lato finanziario della vicenda. Affrontare una campagna elettorale ha dei costi significativi per cui dobbiamo fare bene i conti. L’ultima parola, in ogni modo, resta alla nostra basa politica che il prossimo 30 marzo, in una specifica assemblea cittadina, dibatterà e valuterà l’opportunità di dare il placet alla mia candidatura sindacale”.
|
DemoAgency