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Dura presa di posizione del Diccap contro la Provincia di Brindisi
28/06/2006 - 15:00:00 - a cura di Diccap
Quando manca la cultura della tolleranza, del rispetto del prossimo, e si testimonia l’arroganza del potere, con atteggiamenti di diminuzione chirurgica della libertà di pensiero, tipiche della cultura sovietica; bhe non può che succedere quello che sta accadendo nell’amministrazione provinciale. Ed allora si inizia nel tentativo di annientamento della libertà di pensiero e di esercizio del proprio ruolo non rispondendo alle domande che per lettera vengono continuamente poste. Il passo successivo è quello che con la scusa di dover effettuare lavori di manutenzione vengono tolte “alcune bacheche” appartenenti tra gli altri sindacati anche alla CONFSAL, e stranamente viene dimenticato di riposizionarle sui muri. Dimenticando che la bacheca sindacale è un elemento essenziale nella trasmissione di notizie importanti per il lavoratore. Questo è un atteggiamento che ricorda molto l’attività della gestione delle informazioni nella vecchia Unione Sovietica, fondata su principi identitari di intransigente ortodossia, dove la cultura e l’informazione veniva diffusa e mantenuta - a scapito del diritto individuale alla libera scelta - con mezzi non sempre violenti, e pur tuttavia pervasivi e vincolanti; Non escludendo che i singoli devianti venissero anche perseguitati, fino ad esser costretti con estenuanti metodi di pressione sociale all’abiura o all’esilio. Le comunità venivano costruite, in apparenza, sul rispetto per la legge e l’ordine, ma in realtà sull’ossessione per l’uniformità, la regolarità, l’omogeneità interna. È evidente come noi della CONFSAL non siamo mai stati omologati, omologabili ma soprattutto accondiscendenti con chi rappresenta il potere. In buona sostanza siamo sempre stati dei soggetti scomodi. Siamo ribelli e rivoluzionari per vocazione; ovviamente quando l’occasione lo richiede. Pertanto, Ieri con l’Amministrazione FRUGIS abbiamo avuto il coraggio di schierarci, anche in modo forte, per il rispetto dei diritti dei lavoratori così come facciamo oggi con la Presidenza di ERRICO. Ed allora in modo forte vogliamo ricordare che: 1) l’amministrazione DEVE ai lavoratori della Provincia di Brindisi il saldo della produttività 2005 . E’appena il caso di ricordare che si sta parlando di circa € 20,00 lorde che non vengono erogate perché ancora non è stato costituito il nucleo di valutazione; Vergogna ! 2) Il progetto del Ferragosto Sicuro effettuato dal personale della viabilità a ferragosto del 2005 ancora non è stato pagato; tuttavia si pensa di bissare l’attività di tutela e prevenzione sulle strade già nel ferragosto del 2006. i due progetti saranno pagati in occasione del natale 2008? 3) il riconoscimento salario accessorio, ovvero il pagamento delle indennità di rischio e disagio è fermo a settembre 2005, così come i riconoscimenti legati ai lavori di progettazione (legge 109/94). Per questo aspettiamo Pasqua 2007 ! 4) i tecnici non sono dotati di apparati di comunicazione e, pertanto, soprattutto quelli della viabilità sono costretti ad effettuare gli interventi in pronta reperibilità con i telefoni cellulari propri, malgrado era stato promesso che nel 2006 si sarebbe provveduto ad acquistarli. Ma giustamente il 2006 ancora non è finito, per cui dobbiamo avere fede! 5) per il 2006 non si è ancora affrontato il problema del monte ore sul lavoro straordinario con grave nocumento per l’espletamento di alcuni servizi; Vergogna!!! 6) Le posizioni organizzative ancora non sono state definite, tuttavia, voci di corridoio insistenti parlano della redazione di un nuovo regolamento, per cui è possibile azzardare che per penalizzare ulteriormente i dipendenti si cambiano le regole del gioco quando questo è già iniziato. 7) il contratto decentrato malgrado sia stato licenziato dalla Delegazione trattante non si riesce a firmarlo, perché ? 8) si parla di progressioni verticali, si da la responsabilità della loro non realizzazione ad alcune sigle sindacali – come se fosse veramente loro la colpa di aver espresso un parere negativo (e pertanto che non vincola l’Amministrazione) – ma ci si dimentica di affermare che non si è MAI provveduto a redigere una nuova pianta organica capace di aumentare i livelli di efficienza della macchina burocratica. Malgrado i grandi proclami quest’Amministrazione non è stata ancora in grado di realizzarla. Sono diversi anni che la nostra OO. SS. chiede una nuova dotazione organica capace di essere veramente in grado di avvicinare l’Ente Provincia alle reali esigenze del cittadino senza disservizi interni ed esterni. Sono sempre dippiù i Servizi dove i colleghi svolgono quotidianamente mansioni superiori senza ricevere alcuna gratificazione, esempi emblematici sono il museo e la biblioteca. 9) un corpo di polizia provinciale ancora tutto da realizzare, con agenti privi di armi, di lampeggianti e qualche volta anche delle dotazioni più elementari come una divisa oppure un mascherino, dispositivi essenziali quando si effettuano sopralluoghi – ad esempio – nelle discariche; il riferimento è ovvio è per i vigili ecologici. Malgrado tutte queste inadempienze, l’Amministrazione Provinciale diventa solerte quando ha la necessità di sottolineare che le norme contrattuali vogliono che per un solo giorno di assenza per malattia, il lavoratore non debba autocertificare il malore, ma ”deve necessariamente produrre idonea certificazione medica” . Ovviamente si interroga l’Ufficio Personale per sapere se un lavoratore che ha la moglie a casa possa o meno usufruire del permesso per accudire i proprio figlio malato. Si contestano ore da recuperare a dei lavoratori con conteggi che non hanno nulla di chiaro. Sempre in piena violazione dello statuto dei lavoratori, vengono poste delle guardie private armate al “controllo dei lavoratori” . Questa O.S. sindacale ritiene di dover continuare a svolgere un’azione ancora più incisiva di denuncia e di lotta per il riconoscimento dei diritti dei lavoratoti. La privazione di un elemento di comunicazione importate come la bacheca la faremo diventare l’emblema della lotta per la diffusione delle notizie e per la denuncia sindacale. Voglio concludere ricordando le esortazioni evangeliche di Matteo e Luca contro l’ipocrisia e la codardaggine: Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
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