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Cartello internazionale di droga scoperto dalla Guardia di Finanza. 12 Arresti
05/07/2006 - 13:00:00 - a cura di Redazione
Oltre nove mesi di indagini, intercettazioni telefoniche, pedinamenti ed appostamenti hanno permesso ai militari del Nucleo Regionale pt “Puglia” della Guardia di Finanza di pervenire all’arresto in carcere di 12 persone, responsabili, a vario titolo, del reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, nonché a sequestri patrimoniali per circa 3.000.000 di euro. Le misure, richieste dal Sost. Proc. della Direzione Distrettuale Antimafia Dr. Francesco Giannella e disposte dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, D.ssa Chiara Civitano, hanno riguardato soggetti residenti nella provincia barese, in quella brindisina ed in Sicilia, molti dei quali già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali specifici. In particolare, le misure restrittive sono state eseguite nei comuni di Bari, Bari –Torre a Mare, Mola di Bari (Bari), Fasano (Brindisi) e Mazara del Vallo (Trapani). Nel corso delle operazioni di stamattina sono state eseguite anche 12 perquisizioni personali e locali a carico degli stessi arrestati, nonché portate ad esecuzione 7 ordinanze di sequestro preventivo di beni ai sensi della normativa antimafia. La capillare ed intensa attività di indagine si è sviluppata attraverso complesse intercettazioni telefoniche, con il monitoraggio di circa 70 utenze e l’intercettazione di oltre 15.000 telefonate. Le indagini in argomento, caratterizzate anche da servizi di appostamento, osservazione e controllo, a cui sono seguiti vari sequestri a riscontro, (è da ricordare quello di 632 Kg di hascisc, a bordo di un autoarticolato che trasportava, quale carico di copertura, pesce congelato, avvenuto nel maggio dello scorso anno a Molfetta) hanno consentito di disvelare l’esistenza e l’operatività di una compagine associativa, avente struttura piramidale, con ramificazioni in varie località del territorio italiano e con un canale di rifornimento in territorio iberico, finalizzata al traffico ed allo spaccio di considerevoli quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina ed hashish. Le conversazioni captate, sia per i contenuti che per il linguaggio spesso criptico, facevano da subito ipotizzare che gli interlocutori fossero coinvolti in attività illecite e ben presto si acclarava che tale attività aveva ad oggetto l’importazione in territorio nazionale e la successiva cessione di sostanze stupefacenti. Un ruolo fondamentale, nell’ambito di tale sodalizio, era ricoperto da CUCUMAZZO Rocco, di Mola di Bari, e da altro soggetto, attualmente ricercato, anch’egli di Mola, veri e propri promotori ed organizzatori del traffico internazionale di sostanza stupefacente. In particolare, quest’ultimo provvedeva a gestire e curare il canale di approvvigionamento iberico della sostanza stupefacente, prevalentemente hascisc, ed a predisporre tutte le attività prodromiche all’introduzione ed al trasporto in Italia dell’illecita merce, che veniva effettuato con il supporto logistico di FORTUNATO Francesco, titolare di una ditta di trasporti di notevoli dimensioni con sede a Mazara del Vallo (TP). Una volta giunta in Italia, la sostanza stupefacente passava in custodia a CUCUMAZZO Rocco, il quale provvedeva a smerciarla, in modo rapido, personalmente ed attraverso una consolidata rete di spaccio, che, dipanandosi in modo tentacolare tra diversi comuni della provincia di Bari e Brindisi, garantiva al gruppo criminale la possibilità di smistare con facilità l’illecita merce. CUCUMAZZO Rocco, inoltre, manteneva i contatti in Italia con i diversi finanziatori del traffico di sostanza stupefacente importata dalla Spagna. Tra i finanziatori sono da annoverare il fasanese SCHIAVONE Pasquale, con i suoi collaboratori SCHIAVONE Angelo e FURLEO SEMERARO Teobaldo, anch’essi di Fasano (BR), ed ANGELINI Francesco, sempre di Fasano. Per la riscossione e la raccolta di denaro proveniente dalle cessioni di droga, il CUCUMAZZO Rocco si avvaleva della fattiva collaborazione del fratello CUCUMAZZO Alessandro e di TRIBUZIO Domenico, di Mola di Bari. Tra i molteplici soggetti cui era delegato il compito di smerciare al dettaglio la sostanza stupefacente un ruolo di primo piano era ricoperto da MARZOCCA Filippo, di Torre a Mare, il quale, oltre ad effettuare personalmente, di solito presso la sua falegnameria (da qui il nome all’operazione WOODWORM – letteralmente “tarlo”) la cessione della droga, aveva a sua volta creato una rete di spaccio. Le indagini hanno fatto emergere l’esistenza di uno stabile collegamento tra i membri del sodalizio criminale, realizzato attraverso assidue frequentazioni e frequenti contatti telefonici nei quali si è registrato un continuo quanto inequivoco riferimento, nonostante il linguaggio criptico, all’illecita attività. Al termine dell’attività investigativa, culminata nell’operazione odierna, sono stati arrestati, oltre tutti i soggetti in precedenza citati, anche FIORE Luigi (42 anni) e VALLARELLI Sergio (37 anni), entrambi di Bari, ritenuti responsabili, come i primi, di reati inerenti il traffico di sostanze stupefacenti. Inoltre, in esecuzione dell’ordinanza di misure patrimoniali emessa dal G.I.P. le Fiamme Gialle hanno proceduto a sottoporre a sequestro preventivo i seguenti beni nella disponibilità degli arrestati: • nr. 3 beni immobili (1 terreno, 1 appartamento ed 1 garage); • nr. 52 beni mobili registrati (34 autoarticolati e 18 tra autovetture e motocicli); • nr. 3 imprese individuali con relativi compendi aziendali, per un ammontare complessivo prudenzialmente stimato pari a 3.000.000 di Euro.
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