07/07/2006 - 19:00:00 -
a cura di Redazione
Proseguono i servizi di prevenzione disposti dal Questore Margherito anche nel settore dei furti in appartamento che, pur avendo un trend discendente, costituiscono sempre un’appetibile fonte di approvvigionamento di risorse finanziarie illecite.
Per questo il livello di attenzione operativa delle Volanti è sempre elevato ed in ragione di tale dato la risposta istituzionale nei singoli episodi è improntata alla massima rapidità.
Intorno alla mezzanotte di ieri, una Volante in servizio di controllo del territorio alla Commenda veniva inviata in via Sannio, in quanto un cittadino dotato di senso civico aveva segnalato la presenza di due persone sospette, fornendo una sommaria descrizione.
I Poliziotti giunti sul posto, notavano due giovani, corrispondenti alle indicazioni fornite, in apparente atteggiamento normale fermi vicino ad uno scooter di colore scuro. Speravano probabilmente di non essere l’oggetto delle attenzioni investigative della Volante, ma resisi conto invece che gli Agenti si indirizzavano esattamente verso di loro, si davano a precipitosa fuga in viale Aldo Moro e durante la corsa lanciavano un oggetto oblungo in una siepe dello spartitraffico centrale dell’arteria cittadina.
Il gesto non sfuggiva all’Assistente d’esperienza che li inseguiva da solo, essendo l’altro Agente rimasto a verificare che non vi fossero altri nascosti nei pressi e che comunque poi si metteva all’inseguimento dei fuggitivi raggiungendo subito il collega per fornire doveroso ausilio.
Immancabilmente i soggetti venivano bloccati dopo un paio di centinaia di metri e venivano identificati per Giuseppe Todisco del 1987, di Brindisi , e Stefano Andrisano, pure lui di Brindisi e del 1987 , mentre gli Agenti verificavano che l’oggetto lanciato era un piede di porco di circa 70 centimetri di lunghezza per il cui utilizzo restava da appurarne il fine.
Per questo i poliziotti ripercorrevano a ritroso il tragitto effettuando un’approfondita verifica degli infissi delle abitazioni ubicate sulla via e si accorgevano subito che vi era una porta del tipo persiana effratta visibilmente, con segni di danneggiamento su un’altra seconda porta più interna a vetri, che però non erano riusciti ad aprire per l’arrivo della Volante.
Restava da chiarire un punto e cioè il fatto che a quell’orario l’abitazione fosse disabitata ed in relazione a tanto era necessario appurarne il motivo; la spiegazione era chiara nella mattinata quando gli Agenti raccoglievano la denuncia dell’interessata.
In particolare veniva detto che la proprietaria dell’appartamento non era presente perché quella sera si era recata presso il domicilio di una parente per motivi di salute ed abitando sola, aveva bisogno di momentanea assistenza. Gli arrestati dunque avevano tentato di approfittare di tale situazione penetrando nella casa apparentemente indifesa, ma in realtà protetta da quel senso civico di reciproco aiuto tra concittadini che ormai sempre più spesso viene riscontrato dagli uomini della Sezione Volanti della Questura
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