08/07/2006 - 13:00:00 -
a cura di Redazione
Con l’inizio della stagione estiva si è riproposto il problema della sicurezza della navigazione costiera e dei litorali frequentati dai bagnanti. Tale esigenza è stata doverosamente presa in esame nell’ambito del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal sig. Prefetto di Brindisi che ha sollecitato una riunione tecnica in Questura allo scopo di armonizzare gli interventi istituzionali delle Forze di Polizia per lo svolgimento di controlli sinergici tra la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza, la Squadra Nautica della Polizia di Stato ed i Carabinieri.
Puntualmente la riunione veniva svolta alcune settimane orsono ed i rappresentanti dei vari Corpi sviluppavano un protocollo operativo improntato all’esecuzione delle finalità preventive individuate dal Sig. Prefetto; tale protocollo poi veniva concretizzato in un’ordinanza tecnica del Questore, inviata ai predetti Uffici istituzionalmente impegnati, da sempre, in pregnanti attività di controllo costiero.
La Squadra Nautica della Polizia di Stato, espressione operativa dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico in mare, attuava da subito le precise direttive del Questore Margherito e nell’ambito del corale impegno espresso con l’operazione “Mare Sicuro”, intensificava i controlli sui litorali a nord e sud di Brindisi con servizi combinati sia in acqua che a terra dinanzi ai lidi.
L’esito di tali servizi, peraltro già avviati dall’inizio di Giugno, si sostanziano nei seguenti dati.
Auto controllate nr. 115 - Natanti controllati nr. 110- Persone Controllate nr. 450- Infrazioni amm/ve nr. 20 - - Auto sequestrate nr. 01 – Sequestri pescato illecito nr. 01
Oltre a ciò i Poliziotti hanno svolto attività investigativa. Nel dettaglio, accadeva che veniva segnalata alla Squadra Nautica una situazione anomala da parte di alcuni cittadini soci di un comprensorio turistico nautico. Costoro evidenziavano che da alcuni giorni tre strani personaggi avevano ormeggiato abusivamente (non pagando la relativa sosta) un natante ad un pontile di attracco del citato sito. Senza fornire spiegazione alcuna al personale amministrativo,uscivano e rientravano con l’imbarcazione, come se nulla fosse, limitando in tal modo le disponibilità numeriche di attracco ad altri possibili fruitori. Gli Agenti raccoglievano le descrizioni dei soggetti ed attendevano che gli stessi si facessero vivi; immancabilmente i tre personaggi si avvicinavano all’imbarcazione e si accingevano ad uscire quando venivano bloccati ed identificati. I tre individui, ovvero G.M. di Brindisi cl.84 , C.C. di Brindisi cl.84, e G.G. di Brindisi pure cl. 84; nei loro confronti risultava anche irrogato l’avviso orale del Questore .
Tale situazione illecita veniva dunque subito normalizzata, poiché su intimazione degli Agenti operanti, i predetti provvedevano immediatamente al dovuto pagamento del canone, rimettendo dunque l’indebito vantaggio di cui si erano giovati sino ad allora. In ogni caso sull’episodio si effettueranno i dovuti approfondimenti investigativi per verificare se si sia trattato di un episodio estemporaneo o di un illegalità strutturata e l’esito di tale accertamento verrà poi doverosamente rimesso al vaglio della Autorità Giudiziaria.
Per quel che attiene l’attività preventiva inoltre, la Squadra Nautica sequestrava anche una barca controllata all’imboccatura del porto che alla vista della Polizia sembrava voler cambiare direzione; ovviamente tale atteggiamento incuriosiva gli Agenti che procedevano al controllo, nel corso del quale veniva riscontrata la mancanza di alcuni requisiti di legge per i quali era previsto il sequestro del natante che veniva così affidato al proprietario con l’obbligo di custodirlo a disposizione dell’Autorità Amministrativa.
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