08/07/2006 - 21:55:00 -
a cura di Redazione
E’ ormai un dato certo: gli incendi di boschi e sterpaglie non sono l’unica conseguenza di queste torride giornate estive, fortunatamente allietate nelle ultime ore da qualche sprazzo di pioggia, che si spera possa contribuire a “raffreddare” gli animi ed i rapporti, forse già di per se stessi tesi nei mesi più freddi.
Fatto sta che, solo nella giornata di ieri, a seguito di altrettante richieste di aiuto al 112, i Carabinieri delle Stazioni di Francavilla Fontana e di Torre Santa Susanna, sono dovute intervenire tempestivamente presso due distinte abitazioni site nelle rispettive giurisdizioni, dove, vicini di casa impauriti dalle urla dei contendenti e spaventati dalla possibili conseguenze che litigio del genere possono spesso provocare, come cronaca nera insegna, avevano richiesto il Pronto Intervento dell’Arma, proprio per scongiurare quelle spiacevoli conseguenze.
Nella Città degli Imperiali, la pattuglia dell’Arma, al termine dell’intervento ed in relazione alle dichiarazioni rese dalla consorte malmenata nel corso dell’ennesimo litigio per futili motivi, hanno denunciato in stato di libertà, C.P., autista 37enne del luogo, che nel corso del diverbio, aveva procurato alla madre dei suoi figli lievi lesioni.
A Torre Santa Susanna, invece, i Carabinieri della locale Stazione, hanno denunciato in stato di libertà, A.B., pensionato 60enne. L’uomo, questa volta, per banali e veniali motivazioni riconducibili alla spartizione delle proprietà di famiglia, aveva dapprima solo inveito, ed in seguito usato violenza, brandendo un coltello da cucina, nei confronti del fratello più giovane e della madre ultraottantenne, ai quali procurava, solo lievissime escoriazioni.
In entrambi i casi le ferite maggiori, che mai più forse si rimargineranno, sono quelle provocate dal rancore nei confronti di congiunti con i quali, anni prima, si era deciso di metter su famiglia, e dai quali, sicuramente caso estremo e molto più grave, si era avuto il regalo più prezioso: quell’anziana madre torrese, sicuramente, non dimenticherà mai più le botte ricevute dal suo “piccolo”.
“Per buona sorte e grazie anche alla competenza e alla prontezza dell’Operatore in turno” fa sapere il Tenente Pasquale FERRARI, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile, nell’ambito del quale è inserita gerarchicamente la Centrale Operativa di Francavilla Fontana, presso la quale vengono smistate le telefonate al 112 che giungono presso la Centrale del Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi “e alla tempestività delle pattuglie delle Stazioni intervenute sul posto, si è riusciti anche in queste occasioni a scongiurare la commissione di reati ben più gravi”. “Non dobbiamo dimenticare, però, che risultati simili sarebbero irrealizzabili, se non si avesse, prima ancora che la professionalità dell’Arma, la necessaria collaborazione di quei cittadini che hanno allertato i Carabinieri chiamando il 112”.
I Carabinieri delle Stazioni di Oria e Latiano, invece, hanno denunciato in stato di libertà M.A. ed R.C.: i due, rispettivamente di 30 e 32 anni, entrambi sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per l’apposizione della firma, omettevano di presentarsi presso quei Comandi senza giustificato motivo, contravvenendo così agli ordini dell’Autorità Giudiziaria.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, infine, hanno segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, la posizione di C.G., 17 anni. Il ragazzo, nei mesi scorsi, era stato tratto in arresto in flagranza di reato per un’estorsione consumata, unitamente ad un altro suo amico, in danno di un impiegato di Maruggio, al quale aveva “chiesto”, per poter rientrare in possesso dell’auto che gli avevano rubato, alcune centinaia di euro. Il minorenne, da poche settimane rientrato presso la sua abitazione dopo un periodo di detenzione presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Monteroni con la prescrizione, tra le altre, di non associarsi ad altri pregiudicati – proprio per evitare che potesse incorrere in altri reati commessi in concorso (le cc.dd. “cattive compagnie”!) – è stato sorpreso da una pattuglia in abiti civili unitamente ad un altro pregiudicato oritano.
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