10/07/2006 - 10:29:00 -
a cura di Redazione
L’artista Fiorenzo Belfiore è ritornato nella sua città natìa per presentare una personale artistica davvero speciale in una cornice altrettanto prestigiosa: il castello Normanno Svevo che si è impreziosito delle sue opere collocate nelle varie sale baronali.
Per tale occasione il sindaco Mario Sconosciuto ha spiegato che ha offerto a Belfiore: “La cornice più prestigiosa di cui dispone”.
Fiorenzo nasce artista. I suoi lo comprendono quando egli con dei semplici mattoncini Lego inizia a realizzare delle figure davvero speciali. Poi alle scuole elementari, medie e superiori, inizia a disegnare con la matita le immagini dei suoi compagni di classe fino ad allargare il suo orizzonte artistico verso la pittura e la scultura. Diventa un artista poliedrico tanto che le sue opere, apprezzate anche fuori dagli stretti confini nazionali, seguono una corrente ben precisa e si collocano nel segmento artistico del post consumismo.
Ma a Fiorenzo non basta questa verve artistica ed inizia una ricerca spasmodica di oggetti scartati dalla vita quotidiana e li mette in primo piano facendoli divenire materiale prezioso delle sue opere. Così il marmo, il ferro, i vetri, la plastica iniziano a prendere forma e divenire figure umane, animali, vegetali in un rispetto umano e magico della natura.
Così da questo materiale escono figure calde come quella de “L’ambizione umana”, oppure le “Paure dell’inconscio”, il “Gioco felino”, la “Dama con l’orologio”, il “Fiore del peccato” e “Le grand General”, solo per citarne alcune.
Le calde sculture di Belfiore sono tutt’altro che contenute, come quelle dei primi anni, e ricercano uno spazio vitale che l’artista non gli nega facendole divenire motivo di riflessioni per l’attento visitatore che in esse trova il passato, il presente ed il futuro.
Si è detto, in apertura, che Fiorenzo Belfiore è un artista poliedrico poiché egli crea, tra l’altro, originali vetrate artistiche, cristalli incisi, lampade e lucernari.
Tuttavia, Belfiore non disdegna un impegno nel campo della moda. Lo dimostrano i prototipi di calzature ed abbigliamento. Egli stesso, spesso, veste con capi realizzati in proprio.
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