11/07/2006 - 08:00:00 -
a cura di t. Cav.
Un’operazione antitruffa è stata eseguita dai poliziotti del commissariato di Mesagne nella giornata di domenica che ha portato al sequestro di due natanti per un valore complessivo di 45 mila euro. Due persone sono state denunciate alla magistratura, M.M. di 51 anni e il figlio M. W. Di 31 anni, mentre le indagini sono tutt’altro che concluse.
Le ricerche hanno preso avvio alcuni mesi addietro quando nelle varie caserme e commissariati della penisola salentino iniziano a giungere denunce da parte di commercianti di natanti della provincia di Brindisi, Lecce e Taranto che erano stati truffati da due individui. Tra le vittime anche un cantiere nautico di Mesagne. In particolare due individui andavano in giro acquistando natanti marini pagando il corrispettivo con titoli di credito falsi.
Una volta acquistati i natanti, muniti di relativa documentazione amministrativa che garantiva la bontà dell’acquisto, mettevano un annuncio pubblicitario su un quotidiano regionale e vendevano l’oggetto. Quindi monetizzavano la truffa. E così la storia è andata avanti per un bel po’ fino a quando il fiuto dei poliziotti di Mesagne ha rotto la tresca. La vendita avveniva quasi sempre in provincia di Taranto. Gli investigatori, in particolare, stanno valutando da quanto tempo andava avanti la truffa per cercare di individuare gli altri acquirenti che potrebbero rispondere del reato di incauto acquisto.
Da queste circostanze è partito il lavoro certosino degli investigatori della polizia di Mesagne che domenica mattina hanno raccolto il bandolo della matassa delinquenziale, cioè hanno fatto piena luce sui vari passaggi di proprietà, e sono arrivati a Manduria, in provincia di Taranto, travestiti da clienti interessati all’acquisto di un natante grazie ad alcuni annunci letti su un quotidiano locale. Qui, in un deposito, i poliziotti hanno trovato un supermarket marino. Infatti, nel capannone erano posteggiati un acquascooter, modello Bombardier di proprietà del cantiere nautico Mingolla di Mesagne, un’imbarcazione modello “Speedy 5.40” con motor Honda da 40 cavalli, preso da un rivenditore di Sogliano Cavour ed un carrello per il trasporto delle imbarcazioni preso da una ditta di Brindisi. Il valore della merce rinvenuta ammonta a circa 45 mila euro.
I proprietari del capannone, dove la merce era conservata, non hanno saputo fornire ai poliziotti nessuna documentazione che comprovasse l’acquisto pertanto dovranno rispondere all’autorità giudiziaria del reato di ricettazione. Nello stesso capannone i poliziotti hanno rinvenuto pezzi di autovettura, prevalentemente del tipo Smart, su cui adesso si sono concentrate le indagini per scoprire le auto di provenienza e i legittimi proprietari.
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