15/07/2006 - 22:00:00 -
a cura di Giorgio Pasimeni
Una novità assoluta nella festa patronale di Mesagne ha accompagnato il rito della vestizione della Vergine. Infatti per la prima volta in assoluto, la cerimonia di vestizione della Vergine si è tenuta alla presenza dei fedeli. Sino all’anno scorso, la vestizione avveniva “cum clavis” e solo pochissime donne potevano partecipare all’addobbo della statua esposta nei tre giorni di festa. La novità, voluta dal priore del Carmine padre Enrico Ronzini, ha incontrato la piena soddisfazione dei tanti fedeli accorsi a questa cerimonia, apparsi quasi estasiati dal modo in cui veniva addobbata la Vergine. Insieme a questa novità, padre Enrico ha voluto riprendere un antico rito consistente nel posizionare sotto il manto della Madonna tutte le preghiere che i fedeli hanno in questi giorni portato in chiesa. Questo a dimostrare simbolicamente l’azione della Madonna che mette sotto la sua protezione e quindi sotto il suo mantello tutti i cittadini mesagnese.
“Ho trovato – dice padre Enrico - un antico simulacro della Madonna del Carmine e ho scoperto che sotto il mantello c’erano delle preghiere che i fedeli mettevano come richiesta di protezione alla Vergine. Così l’abbiamo riproposto quest’anno con la statua grande che va in processione come un fatto simbolico, mettendo sotto il manto della madonna le ansie e le preoccupazioni di un popolo.
Sia l’addobbo del mantello fatto in pubblico e sia la consegna delle preghiere è avvenuto per trasmettere ai giovani la devozione verso Maria, facendo capire loro che non è un fatto esteriore ma soprattutto interiore”.
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