18/07/2006 - 07:36:00 -
a cura di Redazione
La morte del giovane Roberto Mirilli ha riaperto le polemiche intorno a viale Indipendenza ribattezzata dai residenti il “viale della morte”. Dagli stessi residenti è arrivato l’invito all’amministrazione comunale a cambiare il nome e titolare il viale al pontefice Giovanni Paolo II. Tuttavia, da quanto precedentemente dichiarato dal sindaco Mario Sconosciuto, nessuna soluzione in tal senso dovrebbe essere assunta da questo governo. Anche se non si è compreso bene se è per motivi di opportunità partitica oppure per un semplice fattore amministrativo legato alla burocrazia degli uffici.
Intanto, sullo stesso viale Indipendenza, esattamente dopo alcune settimane dall’incidente di Roberto Mirilli, altri due giovani a bordo di una moto sono i protagonisti di un altro sinistro, nel medesimo luogo in cui si è verificato quello di Mirilli. Anche in quell’occasione un giovane ventenne, Tony Cavallo, ha perso la vita.
Ed ancora la settimana dopo due auto si scontrano. In una viaggia una dottoressa al quarto mese di gravidanza. Fortunatamente in quel caso i danni sono solo ai mezzi e non alle persone. Altri sinistri si sono ripetuti nel tempo come quello di una anziana donna investita da un’auto mentre attraversava la strada. Ha riportato la frattura del piede.
Davanti a queste morti innocenti la città si è ribellata e gli amministratori comunali, finalmente, si sono mossi ed hanno messo in sicurezza l’importante arteria viaria. In pochi mesi tanto è stato fatto ma tanto ancora resta da fare.
Tutti si sono mossi, gli alberi sono stati potati e la luce si diffonde meglio la sera, gli stalli, per transitare da una parte all’altra della carreggiata, sono stati chiusi. I vigili urbani hanno iniziato a fare capolino sulla via, che adesso sfoggia una segnaletica orizzontale con limite di velocità di 40 chilometri orari, con l’autovelox in funzione i cui risultati dimostrano la velocità con cui si percorre il viale. Questo di giorno ma di notte a controllare non c’è nessuno.
Eppure, solo alcune settimane addietro, i residenti hanno denunciato che sul viale di notte centauri impazziti si divertono a fare delle vere e proprie scorribande scambiando il tracciato viario per un circuito motociclistico. La paura di trovarsi nuovamente davanti ad un’altra vita spezzata, sull’asfalto caldo di viale Indipendenza, è quanto mai reale.
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