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Disegno di legge sugli ulivi secolari
19/07/2006 - 06:00:00 - a cura di Donato Petruzzi presidente Cia - Pietro Sarcuni
Probabilmente non ci sarebbe stato bisogno di una legge per difendere gli ulivi secolari di Puglia, se da qualche tempo, personaggi senza scrupoli, non avessero iniziato a commercializzare ulivi sdradicandoli dal loro ambiente naturale, per trasferirli in zone del Nord Italia e dell’Europa, dove peraltro risultano essere dal punto di vista climatico di difficile attecchimento e in completa dissonanza con l’ambiente. Non ci sarebbe stato bisogno, perché gli agricoltori da sempre hanno difeso e difendono l’ambiente e sono particolarmente legati ai loro alberi secolari che trasudano storia, cultura, tradizione e ricordi. Abbiamo condiviso questo disegno di legge e l’abbiamo notevolmente migliorato rispetto a come era partito nella sua bozza iniziale. In particolare và ancora perfezionato con riferimento alle norme finanziarie. Gli agricoltori che sono soggetti a tanti vincoli, che di fatto diventano i guardiani di questi monumenti viventi, che vengono in concreto limitati nella loro imprenditorialità, che sono soggetti a sanzioni notevolissime, hanno bisogno di una adeguata contropartita finanziaria, che però non può limitarsi ad una semplice promozione e ipotetica premialità riguardo finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Dobbiamo tutti con il dialogo e la concertazione che ci ha contraddistinto sino ad oggi, nel prosieguo dell’iter della legge che deve andare ancore in Commissione, Giunta e Consiglio Regionale, ricercare quei possibili finanziamenti che possano indennizzare adeguatamente gli agricoltori dagli onerosi compiti che il disegno di legge gli affida. Per la Coldiretti: "In riferimento agli atti criminosi perpetrati nei confronti di cittadini polacchi venuti in Italia in cerca di occupazione e rimasti vittime solo di sfruttamento e di violenze in territorio pugliese, il Presidente Regionale della Coldiretti, Pietro Salcuni, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La Coldiretti pugliese, nell’esprimere solidarietà e ringraziamento agli Organi inquirenti e alle Forze dell’Ordine in generale, ribadisce la ferma volontà di essere costantemente al fianco di tutti gli Organi preposti, affinché atti ferocemente ed umanamente criminali siano debellati dal territorio nazionale. Tali azioni criminose devono essere soprattutto sconfitte all’interno dei nostri territori pugliesi, dove la mancanza di legalità territoriale mette a rischio una sana convivenza sociale ed economica. Non possiamo accettare che, su un territorio che offre produzioni da primato per il “made in Italy” agoalimentare, trovino spazio inquietanti fenomeni malavitosi. Forti di queste considerazioni che sono alla base del progetto di rigenerazione dell’agricoltura basata sul “patto con il cittadino-consumatore”, che intendiamo osservare e rinnovare giornalmente con le azioni delle nostre imprese associate, la Coldiretti Pugliese si costituisce politicamente parte civile nei confronti di tutti quei soggetti che hanno deturpato l’immagine della sana imprenditoria agricola pugliese. Per la Coldiretti, da sempre, la qualità del prodotto non può prescindere dalla qualità del lavoro e dalla dignità dell’uomo impegnato in questo lavoro”.
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