21/07/2006 - 06:50:00 -
a cura di Redaione
“ È stata una giornata del tutto soddisfacente” ha dichiarato il sen. Giuseppe Caforio all’uscita dell’
incontro al vertice tra rappresentanti istituzionali, parti sociali e addetti ai lavori per l’esame del testo che intende riformare l'attuale sistema di erogazione dell'assistenza protesica attraverso un
NUOVO NOMENCLATORE TARIFFARIO NAZIONALE. Il convegno, svoltosi a Roma presso la sala convegni della biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini, ha messo a punto un progetto di revisione, che interessa i circa 3 milioni di diversamente abili in Italia, un processo che è già partito con un Tavolo tecnico aperto presso il ministero della Salute tra febbraio e marzo. Da questo lavoro è emerso un testo presentato nel convegno del 20 luglio scorso “Presentazione di una proposta per l'assistenza protesica”. Presenti i senatori Giuseppe Caforio (Idv) e Cesare Cursi (An), il direttore del Dipartimento della programmazione Sanitaria del Ministero della Salute Filippo Palumbo, il sottosegretario alla Salute Antonio Gaglione, il presidente della Commissione Sanità del Senato Ignazio Marino. Il documento sarà ora sottoposto al parere della Conferenza Stato-Regioni.
Dai lavori è emersa la necessità che le protesi siano realizzate ad hoc e tecnologicamente avanzate, fatte su misura per le diverse disabilità, di cui il Servizio sanitario nazionale riesca a farsi carico, e questo passa necessariamente attraverso la riforma del tariffario.
Un tariffario datato 1999, è stato ricordato nel corso del convegno, il Nomenclatore Tariffario delle protesi, ovvero l'elenco dei dispositivi protesici, delle ortesi e degli ausili tecnici erogabili dal Ssn attraverso i servizi delle Asl e l'assistenza protesica ricompresa nei Lea (livelli essenziali di assistenza). La proposta di revisione prevede un' offerta tecnica più attenta alla qualità della vita delle persone diversamente abili ed una maggiore autonomia dei professionisti sanitari nell'individuazione del dispositivo protesico da progettare, realizzare ed adattare al paziente.
“Il medico - ha detto Cursi, che ha fatto parte del Tavolo tecnico - partecipa attivamente con l'azienda per avere la protesi che risponda alle esigenze del singolo paziente”.
Per il senatore Caforio, invece : “Il nuovo impianto regolamentare del nomenclatore tariffario non può più rispondere come in passato ad una mera funzione di indennizzo, del tutto inadeguata al compito più complesso a cui sono chiamati Lea: la prestazione protesica deve poter offrire risposte alle necessità di recupero funzionale di una persona con disabilità, attraverso interventi terapeutici preventivi, compensativi e riabilitativi”.
“Le tecnologie su cui puntare, - ha concluso Marino - nel settore delle protesi, non devono essere pensate come investimento solo per i pazienti, ma anche come volano di crescita economica, un incentivo alla competitività. In Sanità si deve ragionare con gli investimenti non con i tagli. Tutto questo va fatto tenendo al centro il paziente”.
Circa alla centralità del paziente che va sempre fatta salva, è un concetto che va sempre ripetendo il senatore Caforio che è sempre più convinto che la sanità deve essere sempre più attenta ai bisogni dei cittadini e questo potrebbe paradossalmente incidere su una spesa pubblica più razionale.
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