21/07/2006 - 07:30:00 -
a cura di Redazione
L’attuale impasse politico non piace ai Verdi di Mesagne i quali analizzano la situazione che, a loro dire: “E’ una situazione di profondo disagio”. Così il segretario cittadino, Giovanni Passante, si lascia andare ad una disamina dei fatti: “Ad un anno dalle prossime elezioni comunali siamo chiamati a fare il punto della situazione mettendo sul piatto i consensi raccolti ma anche i molti dissensi che si sono levati da larghi strati della cittadinanza. Nostro malgrado ci troviamo nella posizione di farci recettori di quelle critiche costruttive nei confronti dell’operato di questa maggioranza governativa, poiché in alcun modo vogliamo venir meno al nostro precipuo compito di rappresentare la volontà popolare”.
Quindi Passante precisa: “La verità, data dai numeri, ci dimostra che nelle questioni strutturali l’inadempienza amministrativa, che si trascina da molti anni, ha avuto come conseguenza un’impennata di emigrazione che incide drammaticamente sulla capacità di economia della città. I cittadini mesagnesi chiedono ai loro politici tre cose: coraggio, competenza ed efficienza. Il coraggio nel fare e no solo nel dire. Ha il sapore della retorica il ribadire che il punto di forza per una rinascita economica del nostro territorio è il comparto agricolo. Alla luce di ciò non ci stupisce il ritrovarci nella situazione di dover registrare, tra le altre, lamentele di inefficienza gestionale nella manutenzione urbanistica ordinaria. Perché è questo il punto grave e dolente: che ad essere messa sotto accusa non è l’assenza di una manutenzione straordinaria, bensì ordinaria e primaria dal punto di vista dell’igiene, della sicurezza, della vivibilità, in particolar modo nelle zone periferiche della città, spesso abbandonate a se stesse. Un quartiere su tutti, testimone di questo abbandono, è il quartiere Grutti, che nonostante sia stato segnato negativamente nei decenni scorsi da una politica di scarsa attenzione sociale -urbanistica, non si è riusciti a farlo rinascere nemmeno in questo mandato amministrativo, deludendo le aspettative di unificare il quartiere alla città. In quanto prima di essere referenti politici, siamo principalmente cittadini e fruitori”.
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