21/07/2006 - 13:00:00 -
a cura di Redazione
L’impianto di depurazione di Forcatella gestito dall’Acquedotto pugliese, che copre il territorio fasanese per le operazioni di raccolta, di depurazione e scarico delle acque reflue, presenta anomalie e non è adeguato sul piano tecnico. «La triste realtà – afferma il sindaco Vito Ammirabile – è venuta fuori in maniera ufficiale proprio l’altro giorno dall’Ato (Ambito territoriale ottimale per la gestione del sistema idrico integrato) della Puglia di cui faccio parte come componente del consiglio d’amministrazione. E pensare che la Provincia di Brindisi ha autorizzato lo scarico a mare delle acque reflue, di un impianto che non funziona adeguatamente. Proprio l’Ato – aggiunge Ammirabile – ha scritto all’Aqp che i risultati delle analisi delle acque antistanti quell’area di Savelletri-Torre Canne danno un’acqua con valori non rispettanti la legge. E’ un impianto che, dunque, non funziona adeguatamente». Scrive l’Ato all’Aqp, infatti: “Sono pervenuti nel periodo recente a questa Autorità alcuni risultati analitici relativi a campionamenti di acque di scarico effettuati dall’Arpa Puglia (…) da cui emergono valori non regolamentari ai sensi del decreto legislativo 152\1999. (…) Segnalazione di anomalie, relative agl’impianti di Fasano-Forcatella (…) sono altresì segnalate nella nota dell’Arpa di Brindisi. In relazione a quanto precede – scrive l’Ato all’Aqp – si chiede un aggiornamento degl’impianti di depurazione in argomento e in particolare sullo stato di attuazione degli interventi di adeguamento al decreto legislativo 152\1999 degli impianti di depurazione e dei recapiti finali”. Alla luce di quanto denunciato e chiesto dall’Ato all’Aqp, relativamente all’impianto di Forcatella, il sindaco Ammirabile non ha dubbi: «Questa era la ragione per la quale noi come Amministrazione comunale eravamo contrari alla decisione della Provincia di Brindisi di consentire lo scarico a mare delle acque reflue del depuratore di Forcatella. Un impianto che non funziona adeguatamente, come ha precisato l’Ato, non poteva scaricare a mare quelle acque. Ma tant’è. E in tutto questo – s’interroga Ammirabile - gli ambientalisti, i verdi e le varie associazione sul mare libero, dove sono? Perché non hanno levato un dito contro la decisione della Provincia di Brindisi che penalizza il nostro mare, le nostre coste, il nostro turismo e gli stessi nostri operatori delle vacanze? O operano soltanto secondo convenienze politiche, visto che si ritrovano vicine al centrosinistra, mettendo in secondo piano gl’interessi concreti di tante famiglie e dei cittadini fasanesi?».
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