27/07/2006 - 08:05:00 -
a cura di Redazione
Non si placa la protesta dei residenti del centro storico di Mesagne i quali chiedono all’amministrazione comunale maggiore attenzione verso tale quartiere. Martedì sera una forma di protesta silente, quanto civile, si è svolta alle ore 21 quando i tecnici del Comune hanno chiesto ai residenti di poter allacciare, temporaneamente, l’energia elettrica all’utenza domestica privata per proiettare un film in programma e si sono visti rifiutato dai cittadini tale atto di cortesia.
Alla fine il buon senso e la disponibilità dei residenti ha prevalso sugli imbarazzi sociali, cui sono sottoposti, e l’uso dell’energia elettrica è stata concessa non prima però di essersi assicurati che i loro disagi sarebbero stati resi pubblici.
Il luogo teatro della protesta è via Felice Ronzini più volte balzata agli onori della cronaca proprio per la protesta dei cittadini che si sentono abbandonati dall’amministrazione comunale.
Un luogo bellissimo, nel cuore del centro storico cittadino, che incomprensibilmente l’amministrazione comunale non cura ma lascia in mano ai vandali che stanno depauperando, giorno dopo giorno, uno dei luoghi architettonicamente più interessanti del borgo barocco.
Così, coperta dalla garanzia dell’anonimato, la gente racconta le disavventure cui giornalmente va incontro. “Il Comune di Mesagne ha dimenticato che esiste questo angolo di città – spiegano alcuni cittadini – Un luogo dove le forze dell’ordine sono inesistenti, e si comprende il perché visto che ci si arriva solo a piedi lasciando le auto altrove, con sporcizia un po’ dappertutto. E per sporcizia non intendiamo solo i rifiuti quanto gli escrementi organici che giovani incivili lasciano davanti alle abitazioni disabitate. Infatti, il luogo, piuttosto appartato, è meta preferita di giovinastri che qui arrivano e confabulano per ore. Cosa fanno non lo sappiamo ma gli orari in cui arrivano sono davvero strani che farebbero pensare a qualcosa di losco. Quello che, tuttavia, chiediamo all’amministrazione comunale è di inserire tale pezzo di territorio nei loro programmi di sviluppo e manutenzione ordinaria. Chiediamo pulizia quotidiana della zona e, soprattutto, un controllo continuo e non sporadico, magari all’indomani della nostra denuncia, delle forze dell’ordine. Anche di notte. In fin dei conti siamo cittadini come tutti gli altri e come tutti paghiamo le stesse tasse. Dunque, uguali doveri ma chiediamo anche uguali diritti”.
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