04/08/2006 - 07:50:00 -
a cura di Redazione
Mattinata movimentata quella di ieri a Mesagne dove due gazzelle dei carabinieri in assetto di pronto intervento sono arrivate nell’ufficio postale tra lo spavento e l’inquietudine di decine e decine di persone pronte ad entrare negli uffici per svolgere le operazioni di sportello. Al termine del trambusto si è compreso che si trattava di un falso allarme rapina per cui tra i presenti è ritornata la serenità.
L’episodio si è verificato poco dopo le ore otto quando gli impiegati sono giunti in sede per svolgere le consuete operazioni di apertura degli sportelli. Una decina di minuti in tutto prima di aprire gli ambienti al pubblico.
Una mattinata normale fino a quando in ufficio è arrivata la direttrice la quale girando da un ufficio all’altro si è accorta di alcuni strani rumori che provenivano da fuori. Precisamente da un muro perimetrale l’edificio dove si udivano dei colpi secchi e cadenzati. Come se dall’altra parte ci fosse qualcuno che volesse abbattere il muro. Gli altri impiegati presenti hanno ispezionato le sale udendo realmente i colpi. A quel punto il timore ha preso il sopravvento tra i presenti.
La direttrice, che ha vissuto sulla sua pelle una rapina consumata alcuni anni addietro con la tecnica del foro sul muro perimetrale proprio nel medesimo ufficio ed in cui è ancora viva la rapina perpetrata presso lo sportello postale di San Vito, non ha perso tempo. E’ corsa verso il telefono ed ha composto il numero del 112. Quindi ha raccontato all’operatore le sue preoccupazioni.
Subito è scattato l’allarme e due pattuglie di carabinieri si sono precipitate a sirene spiegate presso la sede dell’ufficio postale in via Gualtiero D’Ocra, nel cuore della città alle spalle del municipio. Dalle auto sono scesi i carabinieri con mitra e pistole in pugno. Alcuni hanno raggiunto gli uffici mentre gli altri hanno controllato l’intero perimetro tenendo debitamente a distanza la gente ed i curiosi.
Dopo lunghi minuti è giunto il cessato allarme. I militari, infatti, hanno verificato che i rumori provenivano dal muro perimetrale dell’ufficio ma erano causati dal lavoro di una squadra di operai intenta a ristrutturare una abitazione.
Solo allora gli animi degli impiegati si sono rasserenati ed il sorriso è ritornato sui loro volti. Quindi hanno potuto aprire gli sportelli e mettersi al servizio della gente.
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