05/08/2006 - 13:15:00 -
a cura di Redazione
Si conclude nei prossimi giorni a Mesagne il "Campo della Legalità", un campo di lavoro internazionale che "Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" ha organizzato in collaborazione con Legambiente. Dieci ragazzi provenienti da diverse nazioni (Inghilterra, Francia, Turchia, Montenegro, Italia, Corea) hanno scelto di vivere questa esperienza di 14 giorni, dal 26 luglio sino al prossimo 8 agosto, per partecipare ad incontri di studio ed approfondimento riguardo ai temi della legalità e dell'antimafia, lavorando inoltre sui terreni confiscati alla criminalità organizzata a Mesagne e Torchiarolo. Nonostante e a dispetto degli attacchi ricevuti nelle scorse settimane, su quei terreni, un tempo simbolo di violenza e sopraffazione, è stato già mietuto del grano che diventerà prodotto tipico locale da distribuire.
"Da Corleone a Mesagne, da Gioia Tauro a Oppido Mamertina, da Castelvetrano a Torino giovani provenienti anche dall'estero - ha dichiarato don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera - saranno accomunati da un modo diverso di fare le vacanze e si ritroveranno nell'estate 2006 a lavorare sui terreni confiscati ai boss della criminalità organizzata. L'obiettivo principale è diffondere una cultura fondata sulla legalità e sul senso civico che possa efficacemente contrapporsi alla cultura del privilegio e del ricatto che contraddistingue i fenomeni mafiosi nel nostro Paese e non solo, dimostrando che, anche in quei luoghi dove la mafia ha spadroneggiato, è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla legalità e sul rispetto della persona umana e dell'ambiente. Sui quei terreni lavorerà una cooperativa sociale di Libera Terra - progetto guidato da Alessandro Leo, responsabile dei volontari in questi giorni - che nascerà da bando pubblico nei prossimi mesi ed impiegherà giovani del territorio garantendo una buona occupazione. Questa nuova cooperativa restituirà vita e produttività a queste terre, riconquistato territori e risorse che con la violenza e l'arroganza erano state tolte alla collettività, riconsegnandole così alla società civile"
(La foto si riferisce all'incontro avuto con il Sindaco di Mesagne Mario Sconosciuto)
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