07/08/2006 - 07:20:00 -
a cura di Redazione
In città l’argomento maggiormente dibattuto tra la gente resta quello della prossima candidatura a sindaco di Mesagne. Scontata quella del centrodestra nella figura dell’ex difensore civico, Enzo Incalza che sarà ufficializzata nella settimana entrante, resta quella del centrosinistra che, al momento, è ancora incerta.
Qui tutti i partiti hanno fatto quadrato intorno all’attuale sindaco, Mario Sconosciuto, divenuto, non a caso, l’uomo più corteggiato della città.
“Effusioni e coccole” che hanno sortito l’effetto sperato poiché il sindaco ha allentato la cortina di intransigenza alzata su tale argomento. Secondo i beni informati in queste ore sta valutando il da farsi. Decisione certamente non facile per lui che in una legislatura ha realizzato un modus operandi davvero speciale giacché ha umanizzato la burocrazia comunale ed ha fatto della legalità e trasparenza il suo vessillo di governo. Il Palazzo, quello con la P maiuscola, è divenuto veramente la casa di tutti i mesagnesi. In cui tutti sono stati accolti ed ascoltati. E poi ci sono i progetti realizzati e quelli in cantiere. Come quello delle opere idrauliche per il deflusso delle acque meteoriche. Nessun sindaco, prima di lui, aveva osato tanto mettendo in atto un mega progetto che ristrutturerà l’intera rete urbana ed extraurbana. E poi c’è lo stadio, il Piano regolatore generale, l’imminente apertura di alcuni reparti ospedalieri del De Lellis, l’apertura di viale Indipendenza, MesagneEstate, che in quattro anni ha cambiato il volto turistico della città, e tanto altro ancora.
Un lavoro amministrativo, fatto e da fare, che inciderà sulla decisione finale del primo cittadino.
Tuttavia, il sindaco Sconosciuto non ha dimenticato la posizione disfattista ed oltranzista assunta spesso da alcune componenti politiche importanti della maggioranza che hanno paralizzato, di fatto, la gestione amministrativa. Atteggiamenti incomprensibili che hanno pesato molto nella decisione di Sconosciuto di non ricandidarsi.
“In questo momento il sindaco ha bisogno di restare solo con se stesso per analizzare e pianificare la sua decisione finale. Noi siamo molto fiduciosi perché abbiamo creduto in lui fin dal primo momento”, ha spiegato un suo stretto collaboratore.
Intanto sulla vicenda si registra una nota del capogruppo consiliare di A Sinistra, Giancarlo Canuto, il quale spiega: “Alla luce degli ultimi avvenimenti ci chiediamo se il sindaco Sconosciuto si deve lasciar convincere da un partito o da tutti? E le proprie decisioni o incertezze le comunica solo ad un partito od a tutti i partiti riuniti? I Democratici di Sinistra, quando incontrano il sindaco, parlano a nome proprio o col mandato di tutti? E gli altri partiti accettano pacificamente di concordare “finte” strategie e tattiche mentre c’è chi le applica senza esigenze di consultazione?”.
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