12/08/2006 - 07:30:00 -
a cura di Redazione
L’opinione pubblica mesagnese in questi giorni ferragostani sta discutendo sull’opportunità di realizzare una pista ciclistica ed attraversamento pedonale sopraelevato nella centralissima via Guglielmo Marconi. Sulla querelle intervine il Comune di Mesagne con una propria nota.
“La realizzazione di una pista ciclabile lungo Via Marconi, a servizio anche della scuola “Carducci”, - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Dipietrangelo - ha previsto, all’altezza dell’incrocio con Via Confalonieri, la realizzazione di un tipico intervento di moderazione del traffico denominato “attraversamento pedonale avanzato e rialzato”, finalizzato alla tutela della sicurezza stradale di pedoni e ciclisti. Nei giorni scorsi Lello Sforza, responsabile della mobilità sostenibile dell’assessorato ai Trasporti della Regione Puglia, dopo aver effettuato un sopralluogo, ha manifestato apprezzamento per il lavoro svolto, sottolineando in particolare l’importanza di interventi come quelli di moderazione del traffico già realizzati”.
“Questo tipo di interventi – spiega Lello Sforza - sono nati una cinquantina di anni fa in città del nord Europa per “calmierizzare” la velocità delle auto – tra le cause principali di incidenti stradali mortali - e consentire agli utenti della strada lenti e non motorizzati pari condizioni di sicurezza. Zone 30” (vale a dire dove la velocità massima è 30 Km orari), rotatorie “francesi” (con diritto di precedenza per chi si trova all’interno della rotatoria), attraversamenti pedonali in due tempi, eliminazione di impianti semaforici, incroci con piattaforma rialzata, cuscini berlinesi, in paesi come Francia, Svizzera, Belgio, Olanda, sono la norma, in particolare in ambito urbano o nei punti di ingresso delle città. In Italia in questa direzione si sono già adeguate città come Cattolica, Padova, Brescia, per citare alcuni esempi. Ma in Puglia siamo in grande ritardo”.
Con l’intervento per la realizzazione della pista ciclabile il Comune di Mesagne ha inteso anche andare in questa direzione.
Sempre Lello Sforza commenta: “E’ per questa ragione che, avendo ottenuto un co-finanziamento statale e un co-finanziamento regionale per il progetto di promozione e sviluppo mobilità ciclopedonale, il progetto ha privilegiato, tra quelli pure in corso di realizzazione, la costruzione di una pista ciclabile su una strada già fin troppo congestionata e pericolosa per pedoni e ciclisti, ma comunque urbana, dove la realizzazione dell’attraversamento pedonale rialzato è condizione indispensabile per garantire la sicurezza degli utenti non motorizzati. E’ da considerarsi priva di senso la richiesta di ridurre i marciapiedi. Evidentemente non si conoscono sia le direttive comunitarie che gli indirizzi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che chiedono alle pubbliche Autorità interventi concreti per promuovere forme di mobilità alternative e sostenibili, come lo sviluppo del trasporto pubblico locale e regionale e della mobilità ciclopedonale”.
Soddisfatto dell’intervento strutturale l’assessore Dipietrangelo che conclude: “Gli interventi riportati fanno parte di una strategia di sviluppo sostenibile complessiva intrapresa dall’amministrazione comunale che promuove l’utilizzo delle piste ciclabili all’interno del futuro piano del traffico della città”.
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