13/08/2006 - 08:10:00 -
a cura di Redazione
Nei giorni scorsi giungeva segnalazione al 113 da parte di una signora anziana, cl 1918 di Brindisi la quale lamentava il fatto di essere rimasta vittima di un raggiro.
Come notola Sezione Volanti ed i Poliziotti di Quartiere hanno in atto specifici servizi a tutela dei cosiddetti “anziani fragili” del Capoluogo, servizi svolti in piena collaborazione con l’Ufficio denominato “Istituzione” dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Brindisi.
In tale logica, non si invitava la donna in Questura ma Immediatamente personale dipendente si portava presso l’abitazione ( S. Chiara ) ove la sig.ra V. T. riferiva che era stata vittima di una truffa commessa da una giovane donna, la quale si era qualificata come una dipendente delle Poste Italiane e che aveva dovuto verificare se le banconote in suo possesso fossero false.
L’anziana veniva ingannata dalla presenza della donna, dall’abbigliamento tipo impiegata, da un tesserino con foto che la malfattrice esponeva sulla camicetta di colore bianco. La malintenzionata inoltre adottava un ulteriore raggiro e cioè faceva credere alla vittima di aver preso accordi telefonici con la di lei figlia. In considerazione della situazione artefatta la malcapitata consegnava l’importo di Euro 1.800,00 alla truffatrice; costei, prima che l’anziana potesse ripensarci, con mossa repentina se ne appropriava consegnandole, a sua volta, una busta sigillata all’interno della quale le faceva credere che vi era del denaro vero che avrebbe dovuto sostituire quello asseritamene falso.
Dopo qualche ora, la signora telefonava alla figlia la quale riferiva alla madre di non aver ricevuto alcuna telefonata da nessuna donna e di non sapere nulla dell’intera vicenda; pertanto l’anziana apriva la busta scoprendo l’inganno, ovvero che conteneva solo dei fogli di carta in bianco.
Gli Agenti avendo una descrizione della truffatrice, procedevano a raccogliere una serie di foto di donne somaticamente compatibili con il ritratto fornito dall’anziana. Effettuavano in tal modo un’individuazione fotografica durante la quale la stessa riconosceva, senza ombra di dubbio, la rumena M.V. cl 79 domiciliata in Lecce, incensurata ma gravitante in Brindisi.
Per tale motivo la stessa veniva denunciata all’A.G. per truffa.
In occasione del ponte tra Domenica 13 agosto ed il 15 p.v. si richiama l’attenzione sull’esigenza di un reciproco controllo sociale sulla proprietà privata lasciata momentaneamente incustodita e dunque più vulnerabile per l’assenza dei proprietari, per cui fondamentale sarà la sorveglianza che i vicini potrebbero attuare informando tempestivamente le Forze dell’Ordine di eventuali reati o più diffusamente di persone anziane in difficoltà e senza possibilità di chiedere aiuto.
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