16/08/2006 - 08:36:00 -
a cura di Redazione
E’ scoppiata a Mesagne la querelle di Ferragosto. Pomo della discordia è la pista ciclabile e, soprattutto, il rialzamento pedonale realizzato dall’assessorato ai Lavori pubblici del Comune di Mesagne in via Marconi oggi investito da una bufera di polemiche. Cittadini, automobilisti e Casa delle Libertà chiedono a gran voce il ripristino dei luoghi altrimenti, intimano, sarà un autunno caldo.
Così il coordinatore cittadino di Forza Italia, Vittorio Murri, a nome dell’intera coalizione di centrodestra tuona: “Il Comune deve ripristinare la situazione precedente, all’angolo tra via Marconi e via Confalonieri, rimuovendo il rialzamento e il restringimento prima dell’inizio dell’anno scolastico”.
Non vi sono margini di trattative o si va allo scontro perché: “La vita della gente – spiega Murri – è preziosa e via Marconi, in questo momento, è pericolosissima”.
Intanto un gruppo di cittadini ha iniziato a sottoscrivere una petizione: “Da inviare – dicono - ad un organo di controllo che sappia ascoltare la voce della gente”.
“Gli elementi in discussione non sono la pista ciclabile o il rallentatore del traffico, di cui riconosciamo l’utilità, ma la scelta del sito e le rispettive realizzazioni. – continua ad evidenziare Vittorio Murri - Il paradosso è che per mettere in sicurezza via Marconi adesso è diventata una arteria ad alto rischio. Il restringimento della carreggiata e dei marciapiedi aumenterà la difficoltà del traffico veicolare e pedonale e ad essere danneggiati saranno ancora una volta i pedoni più deboli come i diversamente abili, le mamme con le carrozzine egli anziani. La stessa pista ciclabile è troppo esigua e sacrificata, sarà forse a senso unico? Troppi gli attraversamenti, senza considerare che c’è un tratto di forte restringimento vicino all’Hotel 2P di cui ancora non conosciamo le soluzioni. Inoltre i delimitatori sono troppo fragili ed inconsistenti perciò se una macchina o una moto sbanda mette in serio pericolo i ciclisti”.
Murri, quindi, precisa: “La dotta disquisizione del dr. Sforza, della regione Puglia, è solo teoria perché, in pratica, sconta i limiti della non conoscenza del territorio. Inoltre, in concomitanza con l’entrata e l’uscita da scuola c’è una tale concentrazione di traffico da prevedere sempre, mattino e pomeriggio, la presenza di vigili urbani. La notte invece, senza controllo, quel rialzamento procurerà incidenti, come già avvenuto, e rally con moto e motorini. Inoltre a Mesagne, forse il dott. Sforza non sa, c’è il problema degli allagamenti e Via Marconi è un’arteria che si allaga. Modificare lo status del terreno può essere, quello sì, un grave errore per tutta la via e l’intera zona”.
Infine Vittorio Murri inchioda l’assessore ai Lavori pubblici, Fabrizio Di Pietragelo, alle sue responsabilità facendogli trarre le dovute conclusioni politiche: “L’assessore Di Pietrangelo deve rispondere politicamente di queste scelte e non rimandare la sua difesa a pareri esterni che ai cittadini mesagnesi interessano poco. Voglio ricordare che già lo scorso anno l’assessore ai Lavori pubblici escogitò delle strisce pedonali che dovevano essere eterne e luccicanti. Tutti possiamo verificarne la fine che hanno fatto”.
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