16/08/2006 - 08:33:00 -
a cura di Redazione
Promessa mantenuta. In pochissime ore la polizia di Mesagne ha recuperato anche il camion trafugato nella azienda metalmeccanica mesagnese di Emanuele Passaro. Mancava solo lui al resto della refurtiva già recuperata dagli agenti sabato sera.
Una brillante operazione svolta dalla polizia di stato coordinata dal questore, Salvatore Margherito, e dal commissario capo, Sabrina Manzone.
Così, quando il cittadino chiama la polizia risponde. Non è il titolo di un film poliziesco ma quanto realmente accaduto a Mesagne nel giro di una settimana.
I fatti. Nelle prime ore di domenica 6 agosto alcuni ignoti individui sono entrati in un’officina della zona industriale, di proprietà di Emanuele Passaro, trafugando gran parte dell’attrezzatura di lavoro per un valore commerciale di circa 20 mila euro.
La polizia, subito dopo il sopralluogo, grazie ad alcune tracce e con l’ausilio di alcune impronte digitali rinvenute sul luogo ha avviato una serrata operazione per cercare di individuare gli ignoti ladri. Una attività di intelligence che sabato scorso ha portato ad individuare il covo dove la banda aveva, temporaneamente, collocato la refurtiva in attesa di piazzarla sul mercato clandestino.
Il nascondiglio si trova in contrada “Viscigli”, a circa cinque chilometri da Mesagne.
Tutta la merce è stata depositata in attesa di essere riconsegnata al proprietario che dopo il furto era rimasto nel totale sconforto. All’appello mancava solo il camion, di proprietà di Passaro, su cui era stata caricata l’attrezzatura. Così nella giornata di domenica, grazie ad una battuta del territorio, è stato rinvenuto anche il mezzo.
Al momento il luogo del ritrovamento resta segreto poiché i poliziotti, coordinati costantemente dal commissario Sabrina Manzone, hanno diversi elementi in mano da poter inchiodare alle loro responsabilità alcuni individui già noti alle forze dell’ordine per reati similari. La soluzione dell’intera operazione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.
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