23/08/2006 - 09:00:00 -
a cura di Tranquillino Cavallo
Questa sera a Mesagne si riunisce la coalizione di centrosinistra che dovrà designare il prossimo candidato sindaco per le consultazioni elettorali che si svolgeranno nella primavera 2007.
Piuttosto ingarbugliata la situazione politica che, tuttavia, sembra avere una sola certezza. Il sindaco Mario Sconosciuto non sarà più, per sua scelta, il leader della coalizione. La ricandidatura è appesa ad una labile speranza legata ad un ultimo tentativo di mediazione lanciato da personalità politiche di valenza regionale e nazionale.
Dall’incontro politico di stasera dovrà uscire un documento programmatico delle forze di centrosinistra necessario a gettare le basi per individuare il candidato sindaco. I pareri tra i partner, naturalmente, sono discordi e, per la prima volta, il centro sinistra rischia di arrivare all’appuntamento elettorale diviso e con più espressioni di candidati sindaci. Circostanza, questa, certamente non aggregante dell’attuale quadro politico.
Ed in città in queste ore si registra un clima di totale incertezza. Il sindaco Sconosciuto a momenti scioglierà la riserva e, salvo “miracoli” delle ultime ore, la sua risposta è uno schietto rifiuto della candidatura.
Peraltro avanzata in maniera non unanime dalla coalizione poiché il movimento A Sinistra ha più volte attaccato il primo cittadino, ed ormai marcia verso una propria espressione politica, ed i Socialisti riformisti, che hanno preso le distanze da Sconosciuto criticando la sua gestione politica, potrebbero avanzare una propria candidatura. Lo stesso malessere ha coinvolto altre correnti socialiste presenti nel centrosinistra. Il candidato, in questo caso, potrebbe essere Luigi Vizzino.
A ciò si aggiungono quattro anni di politica in cui il sindaco Mario Sconosciuto è rimasto isolato e prigioniero della logica partitica, di alcuni partner che oggi reclamano a gran voce la sua ricandidatura, che di fatto ha paralizzato la vita dell’amministrazione comunale.
Eppure Sconosciuto è stato veramente il sindaco di tutti i mesagnesi. Ha portato avanti, facendosi primo testimone, la cultura della legalità, dell’accoglienza e della moderazione, mettendo in pratica questi valori oggi divenuti uno scrigno prezioso che lascia in eredità al suo successore.
Già il successore. Secondo fonti ufficiose in panchina vi sarebbero ormai pronte le candidature a sindaco, secondo un accordo siglato segretamente, e verbalmente, tra i Democratici di sinistra e la Margherita. In particolare ai Ds toccherà il sindaco ed alla Margherita il vice sindaco. In corsa vi sarebbe per la poltrona di sindaco l’avvocato Carmelo Molfetta, in alternativa l’attuale vice sindaco Giuseppe Indolfi, mentre la poltrona di vice sindaco andrà a Francesco Mingolla della Margherita, appagando la richiesta di visibilità avanzata da quest’ultima formazione politica. Ma si badi bene queste sono solo attendibili indiscrezioni che nessuno, in questo particolare momento politico e visti gli argomenti scottanti toccati, può ufficializzare. Agli altri partiti minori del centrosinistra, da Verdi a Italia dei Valori da Prc a Patto per Mesagne non resta altro da fare che affacciarsi alla finestra di Palazzo dei Celestini ed attendere l’evolversi della situazione. Per loro, il candidato sindaco, resta Mario Sconosciuto.
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