26/08/2006 - 08:45:00 -
a cura di Redazione
Il Patto per Mesagne, la lista civica nata per supportare politicamente il progetto politico del sindaco Mario Sconosciuto in questo difficile momento della vita politica locale gli ha inviato una accorata nota.
“Carissimo Mario in questi anni ti è successo di tutto, ma sei riuscito in modo esemplare a venir fuori a testa alta da tutte le avversità incontrate e non solo a quelle atmosferiche.
Dunque, non ci abitueremo mai all’idea che tu possa dirci addio, nel momento in cui la città raccoglie i frutti di un lavoro duro, fatto di impegno costante volto a realizzare una comunità a dimensione di uomo, al centro, come solennemente promesso in campagna elettorale e poi mantenuto. Ogni tua decisione è stata presa nel solo interesse di questa città che tu ami, tanto, da averla sino ad oggi accompagnata nel suo sviluppo. Ti chiediamo cinque anni ancora per continuare a rinnovare il paese per il quale ci avevi detto “vale la pena spendersi“.
Ed ancora: “Sei riuscito fra le tante altre cose a far ritrovare ai mesagnesi, residenti e non, l’orgoglio di appartenenza alla città, cosa di non poco conto. Ci hai chiesto di condividere con te questo progetto, e non questa “monca esperienza”. Ora noi ti chiediamo di continuare ad andare avanti, perché convinti che il connubio tra te e il centrosinistra, così com’è stato utile, necessario e vincente alle amministrative nel 2002, determinante alle elezioni provinciali e regionali, possa essere ancora importante per molteplici aspetti. Così come siamo convinti che la politica, quella con la P maiuscola, non possa fare a meno dell’impegno diretto di una persona perbene come te, portatore di alti valori morali e cristiani. Sarebbe difficile spiegare alla città e, a tutte le prestigiose personalità che in questi giorni spontaneamente ti stanno chiedendo di ricandidarti, le ragioni del tuo disimpegno. Noi, piccolo movimento del panorama politico mesagnese, metteremo in campo tutto l’impegno possibile perché tu receda da tale decisione. Chissà, a volte i figli più piccoli sono quelli maggiormente ascoltati”.
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