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Si al Rigassificatore. Organizzazioni di categoria e Confindustria scrivono ai ministri
25/08/2006 - 22:00:00 - a cura di Redazione
AL MINISTRO DELL’AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE On. PECORARO Scanio Viale Cristoforo Colombo, 44 00147 – ROMA Fax. 06/57288513 Brindisi, 25 Agosto 2006 E’ da tempo ormai – Egregio Signor Ministro – che la questione del rigassificatore a Brindisi costituisce elemento principale del dibattito di un’intera comunità, ma ciò è accaduto purtroppo per la protervia di certi settori delle Amministrazioni locali che hanno voluto, in forme del tutto speciose e a distanza di anni, riaprire complesse problematiche che erano già state risolte nelle sedi competenti con la concessione di tutte le autorizzazioni necessarie alla Brindisi Lng per costruire un terminal di rigassificazione di cui non solo il nostro Paese, ma anche l’economia locale ha urgente bisogno per i positivi effetti indotti che avrebbe in termini di occupazione e di sviluppo. Su tale questione sono in gioco la credibilità internazionale e il prestigio dell’Italia. L’una e l’altro non possono, e non devono, essere posti in discussione dalle improvvisazioni di chi, lungi dal preoccuparsi della debole crescita del nostro territorio, è solo fanaticamente proteso da anni a minare e distruggere ogni rapporto di costruttiva convivenza fra la Comunità Brindisina e i grandi gruppi industriali chimici ed energetici che nell’area industriale del capoluogo, operando da lungo tempo ormai in logiche di rigorosa e documentata ecosostenibilità, creano occupazione di massa diretta e indiretta, stabile, con benefici effetti allargati sull’economia locale e nazionale, soprattutto nel settore energetico. Lasciamo pertanto solo alla responsabilità di chi Le ha scritto di recente la gratuita gravità di affermazioni circa una presunta “pazzia” di autorizzazioni a suo tempo concesse per la costruzione del rigassificatore da parte della Brindisi Lng: autorizzazioni concesse da Autorità amministrative democraticamente elette e i cui atti concessori, si badi bene, non solo non sono stati poi revocati dagli Enti che le avevano regolarmente rilasciati – e neppure dalle loro nuove maggioranze politiche che ora vi si oppongono – ma che sono stati poi confermati nella loro assoluta regolarità in sede di giustizia amministrativa là dove erano stati impugnati. Forse, la vera pazzia sarebbe oggi revocarle. E’ opportuno anche rammentarLe che il rischio tanto declamato con presenza di impianti a rischio di incidente rilevante e ambientale, si è fortemente ridimensionato in quanto nell’area industriale circostante sono stati dismessi diversi impianti e tra l’altro quelli di MDI della DOW e di CVM e PVC della EVC . Ma c’è un altro aspetto che ci preme segnalarle, Egregio Signor Ministro, e riguarda in particolare il fatto che a favore della costruzione del rigassificatore della Brindisi Lng si sono espresse le grandi organizzazioni sindacali di Cisl, Uil e Ugl, l’Associazione degli industriali, Comitati pro-rigassificatore e migliaia e migliaia di cittadini brindisini che hanno sottoscritto petizioni a favore dell’impianto. Occorre segnalarLe inoltre – Egregio Signor Ministro – conoscendo la Sua viva sensibilità ai gravissimi problemi occupazionali del Mezzogiorno che il rigassificatore, secondo un rigoroso studio scientifico svolto dalla società Nomisma, e presentato pubblicamente il 12 luglio scorso, genererà significativi effetti indotti, occupazionali ed economici, non solo nella fase di costruzione e in quella successiva del suo esercizio, ma anche per la possibilità di creare in loco un grande “distretto del freddo” grazie alle frigorie a basso costo liberate dal processo di rigassificazione del metano liquido. Tale prospettiva creerebbe occupazione stabile, così come previsto da accordi già sottoscritti, oltremodo diffusa lungo filiere del comparto agroalimentare e agroindustriale che, invece, alcuni amministratori locali volutamente e colpevolmente ignorano. Per questo insieme di ragioni peraltro inoppugnabili siamo certi pertanto – conoscendo la Sua onestà intellettuale – che contribuirà con la Sua autorevolezza a indurre il Governo e la sua cabina di regia a far proseguire la costruzione a Brindisi del rigassificatore peraltro in corso, senza il cui completamento si verificherebbero conseguenze energetiche, economiche ed occupazionali, ma anche legittimamente risarcitorie da parte della Brindisi Lng, queste sì veramente catastrofiche, a danno non solo dell’Italia, ma dell’intero sistema produttivo provinciale e pugliese. Questo è quanto le chiediamo in rappresentanza di migliaia di lavoratori occupati nelle imprese di questo territorio e dei disoccupati che attendono da anni una risposta alle loro esigenze lavorative. Cordiali Saluti. Segretario Gen.CISL Teodoro DI MARIA Segretario Gen. UIL Antonio LICCHELLO Segretario Gen. UGL Ercole SAPONARO Presidente Confindustria Massimo FERRARESE
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